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Frutti tropicali, la tecnologia garante della qualità

Paz Garcia (Ziehl-Abegg): “Trasformare le criticità generate da guerra e pandemia in opportunità di miglioramento e sviluppo”

Il settore dei frutti tropicali si trova davanti a quella che potrebbe essere una svolta importante. Da un lato sta vivendo un boom della domanda globale, guidato dalla tendenza dell’alimentazione salutare, dall’altro deve affrontare la sfida dell’ubicazione della produzione, lontana dalle principali aree di consumo commerciale. Inoltre deve confrontarsi con la situazione pandemica e, ancor di più, con quella geopolitica. Myfruit.it ha fatto il punto con Paz Garcia, responsabile del segmento food di Ziehl-Abegg, e relatrice al Tropical Fruit Congress il prossimo 6 maggio a Rimini.

Il ruolo centrale della tecnologia

“La tecnologia ha il compito di trasformare il concetto tradizionale di filiera in quello di catena del valore, facendo evolvere il desueto discorso dei costi di distribuzione in efficienza dell’offerta – spiega –  In altre parole, la tecnologia avanzata deve assumere un ruolo di garante della qualità del prodotto lungo tutta la catena del valore. A nostro avviso è questa l’unica via verso la sostenibilità”.

Cresce la consapevolezza del consumatore

Secondo Paz Garcia, la pandemia ha reso il consumatore più consapevole sia per quanto attiene il benessere e la salute, sia per la cura e il rispetto dell’ambiente: “I consumatori sono sempre più iperconnessi, in grado di raccogliere dati in tempo reale su ciò che consumano – argomenta – Il che porta a una maggiore domanda di prodotti sani e sostenibili e di informazioni trasparenti. Insieme ai tradizionali controlli di qualità nel settore frutticolo, il calcolo dell’impronta di carbonio sta acquisendo rilevanza come indicatore di sostenibilità, e la tracciabilità real time dei frutti e delle loro condizioni di conservazione lungo la filiera è il nuovo obiettivo da raggiungere. A tal fine, l’integrazione di sistemi intelligenti, flessibili e resilienti, in grado di autogestirsi è sempre più rappresentativa, sia nella maturazione e nella conservazione, sia nella vendita al dettaglio. Non mi riferisco solo al risparmio energetico, ma soprattutto all’affidabilità delle apparecchiature per la sistematizzazione dei risultati e la drastica riduzione dei costi di manutenzione, grazie alle capacità predittive della tecnologia”.

Cresce l’interesse per i sistemi di ventilazione intelligenti

“La sostenibilità – aggiunge – non deve più essere vista come un mero costo, ma come un’opportunità per tutti. Nel campo della ventilazione professionale, questo significa tecnologia EC controllata in modo intelligente e monitoraggio puntuale o remoto, il che consente la raccolta e la gestione dei dati per il miglioramento continuo e il processo decisionale preciso, anche in piattaforme cloud con machine learning e intelligenza artificiale integrati. La prima parte di questa equazione è già una realtà, i sistemi di ventilazione intelligenti sono sempre più richiesti in questo segmento di mercato”.

Le ricadute della situazione geopolitica sul settore

Il settore della ventilazione, come tutti gli altri, è impattato dalla situazione pandemica e geopolitica, mancano componenti e materie prime. “Il nuovo assetto lavorativo conseguente alla pandemia, la carenza globale di chip semiconduttori e il drastico aumento dei prezzi delle materie prime hanno avuto e hanno tuttora un forte impatto sulle nostre condizioni produttive – conferma il manager – Una situazione che, negli ultimi due anni, sta mettendo a dura prova diversi nostri reparti, dagli acquisti, alla logistica, passando dalla produzione e dalla vendita. Guardando in positivo, questa situazione ci ha portato a rendere le nostre condizioni di lavoro più flessibili, a reagire e ad adattarci a condizioni di lavoro che quasi nessuno di noi aveva mai conosciuto prima”.

“Proprio quando pensavamo di aver visto tutto – aggiunge – ci si trova ad affrontare una guerra che, tra l’altro, interessa una zona a poche ore dal nostro quartier generale (la sede principale dell’azienda si trova a Künzelsau nel distretto di Hohenlohe, ndr) e che colpisce direttamente una delle nostre fabbriche in Europa. Si tratta di situazioni difficili per tutti, che sta mettendo sotto pressione l’intera rete industriale e Ziehl-Abegg non fa eccezione. Sono orgoglioso di tutti i colleghi che, ogni giorno, insieme ai nostri partner e collaboratori, lavorano per per attutire lo stress sulla nostra organizzazione, riducendo al minimo l’impatto sui nostri clienti”.

Le previsioni per i prossimi mesi

“Non vedo grandi cambiamenti a breve termine, le attuali restrizioni continueranno e la guerra in Ucraina non sembra finire nell’immediato – conclude – Nel frattempo stanno funzionando le misure intraprese negli ultimi mesi, e cioè l’aumento della capacità produttiva, la qualificazione di nuovi componenti e fornitori, lo sviluppo di nuovi mercati. Come accade in queste situazioni, le criticità portano con sé anche grandi opportunità di miglioramento e sviluppo. E, pertanto, siamo ottimisti per il futuro“.

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