Ingrosso

16 dicembre 2025

Dai mercati: patate tedesche sotto i 30 cent, cavoli a 50

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Il ritmo di vendita non è ancora da festività nei mercati all’ingrosso. Si attende la settimana prossima per un vero aumento delle contrattazioni e delle quantità vendute. Gli ortaggi del Nord, soprattutto i cavoli, hanno quotazioni basse: intorno a 0,50 euro il chilo. Prezzi sostenuti invece per quelli del sud, con la Sicilia che vede peperoni e melanzane sfiorare i 3 euro il chilo. Più stabili i pomodori e le zucchine che, seppur in quote minime, con il calibro piccolo raggiungono i 3 euro il chilo. 

Grande varietà e quotazioni differenziate per i carciofi; il Tarocco siciliano, nelle pezzature più grandi, supera i 2 euro. L’uva senza semi mantiene il prezzo, ma resta distante dai valori dell’anno scorso. Le patate tedesche e olandesi si attestano sui 30 centesimi il chilo. Chi sale e chi scende. 

A Verona  sono cavoli a prezzi bassi, peperoni e melanzane sui 3 euro

Andrea Bonizzi, responsabile qualità e listino prezzi di Verona Mercato, sottolinea come nei ritmi  di vendita non si respiri ancora aria di Natale. L’attesa è tutta per la prossima settimana, quando si prevede l’avvio della corsa tipica delle festività.  

"Al ribasso i cavoli e gli ortaggi locali, con quotazioni medio-basse: verza tra 0,40 e 0,50 euro, cappuccini tondi sugli stessi livelli e gli appuntiti a 0,60. Cavolfiore bianco tra 0,50 e 0,60 euro anche da altre provenienze". 

Quotazioni più alte per gli ortaggi siciliani: "Sale ancora il prezzo dei peperoni: quelli rossi siciliani in padella a 3 euro e 2,50 in doppio, mentre dalla Spagna il peperone quadrato calibro 90/110 sfiora i 3,50 euro. Le melanzane ovali siciliane in padella si attestano a 2,80 euro e a 2,50 in doppio".

Pomodori stabili, zucchine piccole a 3 euro il chilo

I pomodori "non registrano aumenti particolari: grappolo intorno a 1,70–1,80 euro, ciliegino 2,30–2,50 e datterino 2,50–2,60". Più sostenuto il prezzo delle zucchine: "lo zuccone a 1,10 euro, il calibro medio (14/21) a 1,50 e il piccolo in padella monostrato fino a 3 euro, con quantitativi ridotti. I finocchi restano stabili: prima categoria tra 0,70 e 0,80 euro, l’extra non supera 1,10".

È tempo di Tarocco

Le varietà extra  della varietà Tarocco superano i 2,30 euro. Gli agrumi siciliani, quindi, mostrano un listino differenziato sul Tarocco a seconda della pezzatura: "il calibro 9 quota  1,20 euro, il calibro 6 intorno a 1,50 euro infine il  calibro 4 sopra i 2 euro e  fino a 2,30". I pigmentati iniziano a comparire e si spingono oltre. E' la Navelina? Nei mercati italiani si parte dai 0,60 euro il chilo per il calibro 9 fino ad 1,80 euro il chilo per il calibro 4. 

Tengono le uve senza semi, ma scordiamoci i prezzi dell'anno scorso

Sulle ue quotazioni mantengono una certa stabilità, con l’uva senza semi che continua a tenere i prezzi. "La Bianca Italia e la Red Globe si collocano tra 1,60 e 1,70 euro il chilo, mentre l’Autumn Crisp senza semi si posiziona più in alto, tra i 4 e i 5 euro. La rosata senza semi si attesta sui 3,50 euro". 

Fragole siciliane e lucane

Sul fronte delle fragole: "I valori oscillano tra 7 e 7,50 euro per la Sicilia, da Marsala, mentre con la Basilicata si sale a 8 euro. Le confezioni extra a marchio superano anche i 10 euro". Le ciliegie cilene restano un frutto di lusso, con quotazioni tra i 15 e i 20 euro. Non si vendono grandi quantità, ma sono presenti "diversi colli per posteggio".

Ampia scelta di varietà per i carciofi: da 0,45 a 1,5 euro a capolino

Il Tema sardo quota 0,45 mentre Il Violetto di Puglia nelle casse da 20 pezzi di prima categoria il prezzo è di 0,45 euro mentre il 16 pezzi arriva 0,53 euro. Con il Romanesco si sale  a 1,20 euro. A Verona non è presente lo spinoso sardo che in altri mercati può superare abbondantemente l'euro: 1,20 (Bergamo), Genova (1,50). 

Listino esotico: anche mango e avocado italiano nei mercati

"A Verona da tempo arrivano sia mango che avocado siciliano. Non sono grande quantità perché hanno la concorrenza estera da fronteggiare ma sono sempre più visibili". Insomma  come documentato nel nostro articolo sempre più l'isola sta diventando un punto di riferimento nazionale per le produzioni esotiche. A settembre abbiamo scritto del mango nei centri agroalimentari, ora è tempo di avocado. 

Per quanto riguarda gli avocado peruviani, confezionati in padelle e di prima categoria, si collocano su valori compresi sui 3,50/4 euro il chilo. In alcuni mercati c'è anche il prodotto siciliano sempre sui 4 euro il chilo. Si trova anche il prodotto sudafricano che quota sui 3 euro il chilo. 

La maracuja (frutto della passione) dalla Colombia e confezionata in cartoni si colloca tra 7 e 8 euro il chilo.

Il mango mostra una doppia fascia di prezzo. Il mango  brasiliano via nave sempre in cartoni oscilla tra 2 e 2,2 euro il chilo, si sale sui 7 euro con il peruviano via aerea. Ma nei mercati c'è anche prodotto messicano via aerea sui 7 euro il chilo e spagnolo sotto i 5 euro.  A  Verona i litchis dal Madgascar via aerea quotano tra  9,5-10 euro il chilo  e sui 6/7 euro quelli via nave. 

L’ananas della Costa Rica presenta invece una gamma di quotazioni diversificata. La prima categoria verde quota 1,30, quella matura a 1,60. L’ananas via aerea di prima raggiunge valori premium: 4,5 euro il chilo., 

Melagrane dalla Sicilia: possono sfiorare i 3 euro

Vediamo i prezzi delle melagrane siciliane: nelle padelle da 8/10 pezzi di categoria extra si raggiungono 2,50 euro il chilo, mentre nelle padelle da 10/12 pezzi di prima categoria le quotazioni oscillano tra 1,6 e 1,8 euro il chilo. "C'è anche prodotto dalla Turchia con pezzatura grande quota 2,30 euro il chilo".

Patate olandesi tedesche sempre intorno ai 30 cent, prodotto da Cologna Veneta, Mantova e Bologna

Le rosse olandesi, confezionate in sacchi da 5 kg, si collocano su valori contenuti: tra 0,40 e 0,42 euro il chilo. Le francesi confezionate in casse, mostrano prezzi più alti: 0,75-0,80 euro il chilo. La produzione di Cologna Veneta offre diverse soluzioni: nei sacchi da 5 kg il prezzo varia tra 0,45 e 0,47 euro il chilo, mentre nei sacchi da 2 kg sale leggermente a 0,48-0,50 euro il chilo. Nelle casse, invece, la quotazione si attesta tra 0,43 e 0,45 euro il chilo. 

Il prodotto di  Bologna, confezionate in casse si collocano su valori medio-alti: 0,70-0,75 euro il chilo. Le olandesi in sacchi da 10 kg risultano più competitive, con prezzi tra 0,37 e 0,39 euro il chilo. Ancora più bassi i valori delle tedesche, confezionate in sacchi da 10 kg, che si fermano tra 0,25 e 0,28 euro il chilo. Infine, le patate di Mantova, confezionate in casse, si collocano su una fascia intermedia: 0,40-0,45 euro il chilo.

Cipolle: dai 50 cent delle dorate olandesi ai 3,50 dello scalogno francese

Le bianche tonde italiane mostrano una forbice di valori differenziata: nelle casse di pezzatura 60/80 prima categoria il prezzo oscilla tra 0,85 e 0,90 euro il chilo; mentre nelle casse di pezzatura 40/60, sempre di categoria 1, la quotazione scende a 0,60-0,70 euro il chilo. Le dorate nazionali si collocano su livelli intermedi: nelle casse da 50/70 il prezzo varia tra 0,65 e 0,70 euro il chilo, mentre nelle casse da 60/80 sale a 0,70-0,75. Più competitiva l’offerta olandese, confezionata in sacchi da 60/80, che si attesta tra 0,50 e 0,60 euro il chilo.

Per quanto riguarda le ramate di Milano registrano valori più elevati: nelle casse di prima categoria il prezzo è compreso tra 1,30 e 1,40 euro il chilo, mentre nelle trecce extra si raggiungono 1,70-1,80 euro il chilo. Le rosse nazionali, confezionate in casse da 60/80, si collocano su una fascia intermedia, con quotazioni tra 1 e 1,10 euro il chilo. Infine, le cipolle scalogno mostrano i valori più alti: quelle nazionali sfuse si attestano tra 2,40 e 2,50 euro il chilo, mentre le confezionate di provenienza francese raggiungono 3,30-3,50 euro. In sintesi, il mercato veronese evidenzia una gamma di prezzi che va dai 0,50 euro delle dorate olandesi fino ai 3,50 euro dello scalogno francese confezionato. 

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