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Packaging e Tecnologie

Gelo in arrivo? La soluzione dagli scarti di frutta e verdura

Al posto del sale, che inquina le falde e danneggia la vegetazione, si studia l’impiego di barbabietola, pomodoro e uva

Dopo le temperature primaverili che, anche ad alta quota, hanno caratterizzato la fine del 2021 e l’inizio del 2022, nei giorni scorsi l’anticiclone ha lasciato l’Italia ed è tornato il freddo. E con esso la paura del gelo, in campo come in strada.

Se in campo, per ora, valgono le consuete soluzioni – candele e irrigazione antigelo – a mettere in discussione il classico utilizzo del sale sulle strade è uno studio dell’Università di Toledo (Ohio, Usa). I ricercatori, preoccupati dell’abuso che se ne fa per scongiurare gli incidenti provocati dal ghiaccio, avvertono: lo spargimento di sale ha effetti secondari al disgelo, perché le sostanze che contengono si riversano nei corsi d’acqua e nelle falde, provocando inquinamento ambientale e danni alle produzioni in campo.

Nel merito, i residui di sale danneggiano l’ecosistema acquatico, la qualità del suolo e la sua struttura, l’acqua potabile e la vegetazione. Quanto a quest’ultima, i sintomi dell’assorbimento sono simili a quelli della siccità: foglie brune che cadono prematuramente, rami secchi, morte.

Pomodoro e barbabietola al servizio della strada

Allo studio ci sono dunque delle alternative all’impiego del sale. Per esempio il residuo della lavorazione della barbabietola è già in uso e si sta dimostrando un ottimo sostituto. Viene realizzato con scarti di produzione, non richiede ulteriore trattamento, dunque è ecologico e poco costoso. Inoltre agisce a temperature molto più basse del sale, e cioè fino a 28 gradi sotto zero. Il preparato, va precisato, non fonde il ghiaccio, ma impedisce che si formi. Dunque va utilizzato in prevenzione, prima che arrivino neve e ghiaccio.

Altre possibilità sono l’impiego di succo di pomodoro, oppure il ricorso agli scarti d’orzo provenienti dalle distillerie di vodka. Non solo: allo studio ci sono anche altre soluzioni. Un docente della Washington State University è da tempo impegnato a trasformare le foglie di peonia e di tarassaco in antigelo. E, a quanto dichiara, sembra avere successo anche l’estratto di uva, il quale farebbe sciogliere il ghiaccio sulle strade, senza alcuna controindicazione.

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