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Prodotti

Nel paradiso delle mele è il momento di Pinova

Disponibile anche in versione bio, sarà sui banchi della Gdo fino a giugno

Nel paradiso delle mele in Val Venosta, una delle zone di Italia maggiormente vocata alla produzione delle mele, parte in questi giorni la commercializzazione della Pinova, un varietà equilibrata, dal sapore né dolce, né acidulo: “E’ un prodotto bilanciato, rinfrescante e per questo molto apprezzato dal consumatore nel periodo primaverile-estivo – esordisce Benjamin Laimer, head of marketing di Vip – Sarà sui banchi della Gdo da febbraio a giugno“.

“Il nostro territorio – prosegue – è caratterizzato da un microclima ideale per produrre le mele. Per 300 giorni all’anno c’è il sole, l’escursione termica è molto forte, il vento in valle è costante. Per l’irrigazione dei nostri meleti possiamo contare sui ghiacciai, il clima secco, insieme al valore, all’esperienza e alla passione dei nostri 1.600 produttori, fanno il resto. E’ il singolo contadino che ci  garantisce la qualità“.

Pinova, una vacanza tropicale

“Con il progetto Saporeria siamo riusciti a dare valore alla singola varietà di mele – aggiunge Laimer – Degustare la Pinova, significa apprezzarne gli aromi di mango, di banana, di pera matura. E’ persistente anche l’aroma floreale del licis, la Pinova è una vacanza tropicale”.

Di questa varietà, oltre ai profumi e ai sapori, si apprezzano anche la polpa fine e la consistenza: “Oggi la distinzione non è più tra mela rossa e mela gialla – ricorda Laimer –  Con le nuove varietà il consumatore si è abituato a distinguere, ed è sempre più attento al prodotto che sceglie”.

Aumenta la quota bio

E, infatti, cresce anche l’attenzione verso il prodotto bio: “La Pinova è disponibile anche in versione biologica – puntualizza – In Val Venosta le prime conversioni sono iniziate 30 anni fa, oggi abbiamo 280 piccoli produttori che coltivano con il metodo biologico, per una produzione complessiva di 50mila tonnellate e un assortimento varietale molto ampio, che contempla, oltre alla Pinova, anche la Gala, la Golden, la Kanzi, l’Ambrosia, la Bonita e la Red Delicius. Abbiamo quindi raggiunto l’obiettivo prefissato, penso che per i prossimi anni le superfici a biologico resteranno stabili”.

L’attenzione per il metodo biologico in Val Venosta non è una novità: oltre alle certificazioni standard dell’Unione europea, tutti i produttori sono certificati Bioland o Demeter. Con il progetto di marketing denominato Biography, i produttori ci mettono la faccia: sulle confezioni di mele viene infatti stampato il nome di chi le ha prodotte: “Per i consumatori sensibili e attenti come sono quelli che scelgono biologico – sottolinea Laimer – è sempre più importante conoscere la filiera. Il progetto Biography garantisce rintracciabilità al 100 cento“.

Cosmic Crisp, per molti, ma non per tutti

A proposito di nuove varietà, la Cosmic Crisp, una mela rinfrescante, succosa, equilibrata, chiude la stagione: “Nel periodo primaverile-estivo la Cosmic Crisp sarà sui banchi di alcuni nostri clienti selezionati – spiega il responsabile marketing – Al momento non abbiamo ancora i volumi per poterla conferire a tutte le insegne e per l’intero periodo estivo. Ma già nella nuova stagione non avremo più queste limitazioni”.

Il packaging? Sostenibile e attrattivo

Quanto al packaging – conclude – proviamo a essere il più sostenibile possibile, considerando anche la scarsa disponibilità dei materiali che c’è in questo momento. In ogni caso abbiamo adottato i vassoi in carta-erba monomateriale, i nostri bollini sono al 100% biodegradabili, utilizziamo solo cartoni certificati Fsc. Non siamo mai fermi, ma sempre alla ricerca di materiali eco-compatibili e, al contempo, attrattivi“. 

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