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Fairtrade, da aprile limitato l’accesso a nuove organizzazioni

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Autore Redazione

L’intento è assicurare redditi migliori ai piccoli produttori e ai lavoratori delle aziende dipendenti già parte del network

L’industria delle banane sta affrontando delle sfide enormi. Temi globali come il cambiamento climatico, l’inflazione e il controllo del mercato da parte di pochi grossi attori sta comportando delle notevoli difficoltà per agricoltori e lavoratori a livello globale.

Per rispondere a questa situazione e a seguito dell’aumento nel numero delle imprese di banane certificate che è stato registrato negli ultimi anni, il sistema Fairtrade ha deciso di limitare l’accesso a nuove organizzazioni a partire da aprile 2024. L’intento è quello di assicurare redditi migliori ai piccoli produttori e ai lavoratori dipendenti delle aziende di banane già parte del network.

“L’aumento dei costi di produzione, le conseguenze negative del cambiamento climatico, la pandemia da Covid-19 e la lotta agli agenti patogeni delle piante come Fusarium TR4 hanno comportato un aumento significativo della pressione finanziaria sui produttori di banane, mettendo a rischio le loro condizioni di vita, le pratiche agricole sostenibili e la loro sicurezza alimentare” , ha dichiarato Silvia Campos, senior advisor per le banane a Fairtrade international.

Per i produttori di banane vendere a condizioni Fairtrade è un passaggio fondamentale per avvicinarsi a guadagnare un reddito dignitoso. Infatti grazie alla certificazione ricevono il prezzo minimo Fairtrade e un extra aggiuntivo, il Premio Fairtrade, che le cooperative di produttori possono scegliere come utilizzare per investire nelle imprese e nelle comunità. Perché queste condizioni siano mantenute, è fondamentale che il numero delle organizzazioni certificate sia proporzionato alle vendite, in modo che i benefici per i produttori già parte del sistema non siano diluiti. Infatti il prezzo e il premio Fairtrade sono proporzionali alle vendite che riescono a realizzare a condizioni Fairtrade, e, in assenza di domanda da parte del mercato, le organizzazioni vendono volumi più bassi.

L’accesso limitato riguarda sia le cooperative di piccoli produttori che le aziende agricole bananiere private che impiegano lavoratori dipendenti. Produttori che coltivano altri tipi di banane come il platano o le baby banane, o che si occupano dell’essiccazione o altre lavorazioni del prodotto, non sono coinvolte.

“Siamo consapevoli del fatto che questa misura da sola non comporterà un aumento del reddito dei coltivatori. Per questo riesamineremo e rafforzeremo altre misure, come i nostri standard per i trader e per la frutta fresca”, ha aggiunto Campos.

I nuovi requisiti sono in vigore dal primo aprile 2024 ed effettivi per 24 mesi. In seguito verrà valutato l’impatto della misura, e si deciderà se estenderla ulteriormente.

Fonte: Fairtrade

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