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Ingrosso

Dai mercati: costosi i pomodori, abbondanza di fragole

Zucchine in calo, in alcuni mercati anche sotto l’euro. In picchiata gli asparagi, si fa il pieno di arance egiziane e spagnole

Sono costosi i pomodori che quotano abbondantemente sopra i 2 euro, mentre sono in fase di discesa nei mercati all’ingrosso italiani sia zucchine sia melanzane che scendono anche sotto l’euro. Abbondanza di fragole che vedono calare le quotazioni, tanta Spagna e Egitto per le arance. Stabili le mele, sul finire le pere Abate che chiudono con una campagna ritenuta buona dagli operatori. In caduta gli asparagi, si vendono ancora i carciofi.  Notizie dai mercati di Bologna e di Vittoria e listino esotico.

A Bari abbondanza di fragole, ma non oltre i 3 euro

Nel mercato di Bari, ancora in attesa di trasloco nella nuova sede e beneficiario di 10 milioni di euro dal Pnrr ma gli operatori sono in attesa di maggiori conoscenze, offre il quadro della situazione a myfruit.it Pino Lucatorto, presidente di Fedagro Bari. “C’è abbondanza di fragole, il 90% di origine lucana, ma le quotazioni oscillano tra i 2 e i 3 euro il chilo. Sulle arance c’è una buona presenza spagnola con prodotto di prima scelta che supera abbondantemente l’euro il chilo. Le mele  mantengono gli stessi volumi e sono abbastanza stabili i prezzi. Con le pere Abate la campagna sta volgendo al termine ed è andata discretamente rispetto all’anno scorso. Più interessante. La Coscia dal Cile è in una dinamica lenta e quota 2,30/2,50 euro il kg. Sui meloni non c’è gran movimento, i gialli dal Costa Rica si vendono sui 2 euro il chilo”.

Capitolo ortaggi con il pomodoro sempre a prezzi alti. “Il ciliegino a 2,80/2,90 euro il kg, idem per le varietà Piccadilly e Pixel mentre melanzane e zucchine si vendono anche sotto l’euro. I peperoni quotano 2,50/2,80  euro il kg con le seconde a 1,10/1,20 euro. Si vendono ancora i carciofi locali a 0,20/0,25 euro il capolino e ci sono i primi cetrioli pugliesi a 1,30/1,50 euro il chilo”.

Tante arance egiziane sotto l’euro nei mercati

L’Egitto è sempre più presente nei mercati all’ingrosso italiani. Con la varietà Valencia si trova in tutti i mercati. Le quotazioni sono al di sotto dell’euro: Rimini (0,70), Firenze (0,75), Cesena (0,80), Roma (0,80), Bologna (0,.70) mentre a Padova quota 1,30 euro il chilo. Dal paese arabo alla Spagna con la varietà tardiva Lane Late che si vende con un calibro 6 a poco più di un euro il chilo. Nei dettagli: Verona (1,05 euro), Bologna (1,40), Padova (1), Firenze (1,25). Il calibro 8 ha quotazioni stabili: 1,20 a Bologna mentre a Firenze quota 1,10 il chilo. Poi le ovali siciliane in media intorno a 1,20/1,50 euro il kg. Il Tarocco siciliano con il calibro 4 è abbondantemente sopra i 2 euro il chilo: Cesena (2,50), Firenze (2,40), Rimini (2,40), Parma (2,10). Il calibro 6 è spesso sopra i 2 e si difendono bene i calibri più piccoli che difficilmente quotano molto sotto l’1,50 euro. Spagnole anche le clementine con la varietà Orri, prodotto anche israeliano, sopra i 2 euro e in alcuni mercati si sfiorano i 3 euro il chilo.

I limoni vedono il solito derby Sicilia/Spagna con quotazioni da 1,10 a 1,60 euro il chilo. Vediamo i singoli mercati: Rimini (Spagna 1,60 euro il kg), Firenze (Sicilia 1,50), Cesena (Spagna 1,40), Spagna (1,10), Roma (Sicilia 1,40), Bologna (Sicilia 1,30). I pompelmi arrivano da Israele, Cipro e Turchia con quotazioni in media intorno da 1,20 a 1,50 euro il chilo.

Le pere Abate ai titoli di coda conservano buone quotazioni

Le ultime Abate Fetel dall’Emilia Romagna vedono ancora quotazioni sostenute con le poche quantità di calibri grossi che arrivano a sfiorare i 3 euro mentre quelli più piccoli si situano intorno ai 2 euro il chilo.  Le pere Coscia dal Cile  quotano  da 2,50 e in alcuni mercati superano i 3 euro il kg. Sulle mele ecco le quotazioni  delle Fuji  della Melinda: Cesena (1,60), Firenze (1,70), Rimini (1,40). La Pink Lady sempre abbastanza sopra i 2 euro. La Golden  Melinda a Firenze (1,50) e  Bologna (1,65) e la Marlene a Verona(1,40) e Bergamo (1,40).

I meloni da Sicilia, Senegal e Marocco arrivano anche a sfiorare i quattro euro

Quotazioni sostenute per i meloni che si presentano nei mercati con diverse origini. Per esempio a Bergamo questi i prezzi per i 1000/1250 grammi di Sicilia (3,40 euro) e Senegal (2,50), per il 750/1000 grammi di Marocco (3,80 euro).  A Bologna quotazioni minori: Senegal 1000/1250 grammi (1,30), 750/1000 grammi Marocco (2,50). Vediamo Firenze per 750/1000 grammi:  Sicilia (3), Marocco (3,40); per i 1000/1250 grammi queste le quotazioni di Sicilia (3,50) e Senegal (3,20). C’è ancora il giallo dal Brasile che quota in media 1,80/2 euro il kg in media. Sulle angurie c’è prodotto spagnolo a Cagliari a 1,50 euro il kg e la baby dal Senegal a 2,40 euro.

Nespole spagnole, melagrane turche, uve sudafricane

Le nespole giapponesi dalla Spagna marchio Ruchey quotano dai 4 ai 5,90 euro il kg, a Siracusa le nespole europee prodotte in Sicilia quotano 2,50 euro il chilo. Le melagrane dalla Turchia quotano 2,30/2,50 euro il kg.  Sul fronte uve la varietà Timpson dal Sudafrica quotano in media 4/4,50 euro il kg. La varietà nera Dan Ben Hannah quota 3/3,50 euro  mentre la Red Globe  peruvian quota dai 2 ai 3 euro il chilo.

Abbondanza di fragole, kiwi gold sui 5 euro

C’è abbondanza di fragole con l’extra  che arriva ai 6 euro il kg mentre la prima categoria oscilla dai 3 ai 5 euro il kg. A Roma si vende la varietà Favetta di Terracina 4/4,50 euro. Stabile la Candonga che può raggiungere i 6 euro. Il kiwi Gold 110/120 grammi  quota dai 4,50 ai 5 euro il kg. La varietà verde  120/130 grammi presenta una ampia forbice dai 3 ai 3,50 euro il chilo.

Asparagi in calo le quotazioni, selvatici in rialzo fino a 20 euro

Rispetto alle settimane scorse sono in calo le quotazioni degli asparagi provenienti da diverse regioni italiane con prevalenza Campania. La varietà verde va dai 5 ai 10 euro per il prodotto extra. Ecco alcune piazze: Torino (5 euro il kg in calo di 0,90) a Padova il calo è di 3 euro e rispetto alla settimana scorsa quotano 4 euro.  Ma a Bologna la quotazione arriva ai 10 euro il kg e 7,50 euro a Bergamo. Buone le quotazioni  per la varietà bianca, origine soprattutto Veneto, ma anche qui ci sono cali da 0,50 a 1 euro il kg.  Le quotazioni  vanno dai 5 ai 9 euro.  L’asparagina è sui 3/4 euro mentre il selvatico sardo può quotare oltre i 20 euro il kg e raggiungere i 28 come a Roma.

Il carciofo spinoso sardo va da 0,30 a 0,70 euro il capolino. Il romanesco a Roma quota 0,50 euro mentre il romanesco viola  vede questi prezzi nei mercati: Padova (0,50), Siracusa (0,22),  Bergamo (0,90), Parma (0,95).  A Firenze il Terom locale quota da 0,40 a 1,10 euro il capolino.

A Bologna arrivano le organizzazioni dei produttori

Nei giorni scorsi si è tenuto l’open day  al Caab di Bologna. Un interessante operazione per coinvolgere le organizzazioni dei produttori. “Sono varie le organizzazioni dei produttori di ortofrutta che abbiamo avuto occasione di incontrare, tra gli stand del Caab. Nelle dinamiche di sviluppo della struttura sarà fondamentale l’interesse di queste realtà, che si aggiungono alle aziende del commercio all’ingrosso in un processo di crescente biodiversità che vede il convergere delle attività di commercio e di produzione agricola”. Parole di  Marco Marcatili, presidente del mercato.

Le organizzazioni dei produttori al mercato di Bologna

Le organizzazioni dei produttori sono arrivate da più parti di Italia. “Abbiamo deciso di investire e di credere davvero nella sostenibilità e nell’innovazione – conclude il presidente –  e il fatto riscontrare l’interesse delle realtà attive nel mondo dell’ortofrutta ci esorta a procedere in questo senso”.

A Vittoria incontro sul progetto di rinnovo della struttura

Ha fatto tappa  al mercato ortofrutticolo di Vittoria l’assessore regionale siciliano alle infrastrutture, Alessandro Aricò, in visita oggi. “L’assessore Aricò ha iniziato il suo tour proprio dal mercato di Fanello, – dice Giuseppe Zarba, presidente dell’associazione concessionari ortomercato – cuore pulsante dell’economia del nostro sud-est. Ha visitato la struttura accompagnato dal sottoscritto, dal senatore Salvo Sallemi e dal deputato regionale Giorgio Assenza, ed ha ascoltato alcuni operatori”.

La delegazione regionale

L’esponente del governo regionale ci ha dato delle importanti rassicurazioni sul prosieguo dell’iter del progetto che riguarda il rifacimento dei tetti, le pensiline, la riasfaltatura e l’illuminazione a led. La struttura mercatale che è il faro trainante dell’economia siciliana, necessita di un intervento immediato e non può essere trascurata. Ci auspichiamo – conclude Zarba – che l’opera venga realizzata al più presto e che vengano rispettati i tempi”.

Il listino esotico: sempre stabili avocado e ananas

Sempre avocado da Perù, varietà Hass con prezzi stabili che oscillano dai 4,20 ai 6 euro il chilo. Le quotazioni: Bologna (6 euro), Firenze (5,50), Verona (4,80), Bergamo (5,80). Per la varietà Pinkerton dal Sudafrica al Car di Roma viene quotato 4,50 euro il chilo, mentre a Parma tocca i 4,90 euro e i 4,50 euro il kg a Bergamo.

L’ananas gold con il formato sei pezzi e prodotto dalla Costa Rica vede queste quotazioni: Bologna (1,35 euro), Firenze (1,50), Verona (1,30 euro). Salgono le quotazioni per il sette pezzi siamo sui 3,40/3,60 euro il kg (Padova, Verona, Torino) ma si va anche oltre i 4 euro il kg a Roma dove tocca i 4,50 euro il kg mentre a Bologna quota 3 euro.

Mango anche peruviano, papaya e lime al rialzo

Al mango brasiliano si è associato quello peruviano già dalla settimana scorsa. Le quotazioni per il monostrato da otto pezzi via aerea presentano una forbice molto ampia dai 2 ai 3 euro il kg ma i prezzi possono arrivare a superare i 5 euro il kg a seconda della qualità. Il frutto della passione è colombiano con le quotazioni medie in salita e ora la gran parte si situano sopra i 6 euro e si arriva fino ai 7 euro il kg. La papaya è di origine brasiliana con una media abbondantemente sopra i 4 euro il kg e in alcuni mercati si superano i 5 euro. Brasiliano anche il lime a più strati con quotazioni in rialzo, abbondantemente sopra i 3 euro il chilo e in diversi mercati si superano i 4 euro.

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