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Trend e Mercati

Platicarpe, in Germania conquistano spazio

Ma i trend d’acquisto per pesche e nettarine sono in calo. Colpa dell’aumento dei prezzi e della concorrenza dei berries

Oltre a meloni e piccoli frutti, la frutta estiva comprende anche un grande classico come le pesche. E, dopo l’incremento di quantità acquistate, anche le pesche piatte (platicarpe, o tabacchiere) fanno ormai parte dell’assortimento standard dei supermercati tedeschi. Anne Ewens, AMI Bonn Fruchthandel, ha scattato una interessante istantanea della categoria in Germania.

Certamente il cambiamento di abitudini dei consumatori ha la sua importanza, ma per Ewens forse questo nuovo trend dipende anche dall’aumento dei prezzi. Negli ultimi anni, infatti, le gelate e la siccità hanno causato nel centro-sud Europa raccolte di drupacee inferiori alla media.

L’anno scorso, le famiglie tedesche hanno acquistato l’11% di pesche in meno rispetto al 2021. Il livello dei prezzi nel 2022 è stato superiore sia a quello del 2020 sia a quello del 2021: in media, le famiglie hanno pagato 2,73 euro per un chilogrammo di pesche, rispetto a una media di 1,78 euro/kg nel 2017. Questo è quanto emerge dalla analisi su un panel famiglie di GfK.

Le pesche piatte hanno conquistato la loro quota di mercato

Lo scorso anno ha acquistato pesche fresche circa il 44% delle famiglie tedesche. Ciò significa che la fascia di acquirenti è gradualmente diminuita rispetto al 55% del 2017. Se si analizzano le pesche per varietà, le pesche piatte hanno di poco superato quelle tonde. Tuttavia, negli ultimi sei anni la quota di famiglie che acquista entrambe le tipologie è diminuita. Purtroppo non è possibile guardare più indietro nel tempo per carenza di dati.

Mesi delle pesche giugno, luglio e agosto

L’anno scorso sono finiti nel carrello della spesa di ogni famiglia 1,46 kg di pesche. Cinque anni fa, erano 2,46 kg di pesche per famiglia. Oltre all’aumento dei prezzi al consumo, dovuto ai ridotti volumi disponibili, questa contrazione è probabilmente dovuta all’aumento dell’offerta di frutti rossi, più facili da consumare in estate.

I mesi di giugno, luglio e agosto registrano comunque i maggiori volumi di acquisto di pesche. Questo periodo, infatti, rappresenta da solo circa il 77% degli acquisti annuali di pesche nel 2022.

Con una quota compresa tra l’1 e il 2%, le pesche biologiche sono un prodotto di nicchia. Lo stesso vale per le drupacee in generale, dato che i prodotti biologici rappresentano solo una piccola quota in questa voce.

Acquisti concentrati nei discount

Come per la frutta fresca in generale, gli acquisti di pesche in Germania si concentrano nei discount. Nel 2022 rappresentavano circa il 51% del volume d’acquisto. Nel caso delle albicocche, circa la metà di tutta la frutta viene acquistata da Aldi, Lidl e altri, mentre la quota delle nettarine è leggermente superiore, pari al 57%.

Con il 43%, le pesche vengono acquistate in quantità superiori alla media dei negozi di frutta fresca. I luoghi di acquisto al di fuori dei negozi di alimentari, come i mercati settimanali e i negozi specializzati, hanno poco peso, circa il 5% delle pesche acquistate.

Gli acquirenti di pesche sono di età superiore rispetto a chi acquista frutta fresca in generale. Infatti, le famiglie di età superiore ai 65 anni rappresentano la quota maggiore degli acquisti di pesche, pari al 39%. Questa percentuale è ancora più alta per le albicocche, il 45%. In prospettiva, per la frutta fresca questa fascia d’età rappresenta il 31% degli acquisti.

Le famiglie più giovani, fino a 34 anni, nell’ultimo periodo hanno acquistato il 12% delle pesche, solo l’8% delle albicocche e il 15% della frutta fresca.

C’è famiglia e famiglia

Colpisce anche la quota di famiglie con bambini, che è inferiore alla media con il 23% delle pesche acquistate rispetto alla frutta fresca (30%). Ciò è probabilmente dovuto alla presenza del pelo sulla buccia del frutto, dato che le nettarine a buccia liscia sono preferite dalle famiglie con bambini (quota del 28%).

In media, dal 2018 al 2022, le pesche sono state vendute in promozione 320 volte l’anno nei negozi di alimentari, contro le 290 volte delle pesche piatte. Queste ultime sono state vendute in promozione quasi esclusivamente durante la stagione spagnola, mentre le pesche tonde registrano una bassa quota di promozioni con i prodotti d’oltremare provenienti dal Sudafrica.

Negli anni considerati (2018/2022) il prezzo promo più frequente per le pesche prodotte in modo convenzionale e per le piatte è stato di 2,99 euro/kg. Per i prodotti biologici è stato di 3,98 euro/kg e 4,99 euro/kg. Con lievi fluttuazioni, la quota di pesche biologiche è passata dal 5 al 12% nel periodo in esame, mentre quella delle platicarpe dall’1 al 12 per cento.

Fonte: Fruchthandel

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