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Retail

Altroconsumo: inflazione impoverisce, ecco dove si risparmia

I rincari: +15% discount, +11% iper e +12% supermercati. Nella indagine le insegne che permettono di spendere meno

Erode e corrode il potere d’acquisto delle famiglie sempre più costrette ai salti mortali per fare tornare i conti a fine mese. L’inflazione sta impoverendo gli italiani come sottolinea e ribadisce l’annuale inchiesta sulla convenienza dei supermercati nazionali pubblicata da Altroconsumo. In questa corsa continua al rialzo esiste, per fortuna, la concorrenza tra insegne che offre la possibilità di risparmiare. Secondo gli analisti della rivista, ma allo stesso tempo comunità di consumatori, fino a 3,455 euro in un anno.

I discount hanno aumentato i prezzi del 15%. In’s quello più conveniente

Era la società del low cost, usiamo il passato, perchè a rincarare i prezzi ci sono pure  i discount non più mecche dell’acquisto a pochi euro. Come si legge su Altroconsumo: “Hanno aumentato i prezzi del 15%“. Non tutti allo stesso modo. “In’s Mercato è il discount più conveniente al momento delle rilevazioni, sia per la spesa mista, sia per quella dei prodotti economici”.

Le più convenienti: Esselunga, Famila, Conad

Se si avvicina la lente sui prodotti di marca “primeggiano Esselunga Superstore e Famila Superstore, che è prima anche nella categoria spesa mista per iper e super. Spazio Conad conquista il primo posto per la spesa private label. Vicenza è la città dove è possibile fare la spesa al costo più basso, mentre Cremona quella in cui si può risparmiare di più”.

Sembrano pozioni magiche quelle proposte da Altroconsumo. Visto che “una coppia con 2 figli, che spende mediamente 8.548 euro l’anno (dati Istat) può arrivare a risparmiare fino a 3.455 euro acquistando i prodotti in assoluto più economici in vendita nei discount”.  Mica male visto che si traduce in più di un terzo abbondante di sconto sulla spesa.

L’analisi nel metodo

L’indagine misura il posizionamento di prezzo dei punti vendita e delle catene della GDO sulla base di quattro possibili panieri di spesa (prodotti di marca, a marchio commerciale, più economici e misto), sintetizzando l’analisi di quasi 1,6 milioni di prezzi di tutti i prodotti presenti a scaffale in 125 categorie di prodotti alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona e alimenti per animali. La rilevazione è stata effettuata dal 7 marzo al 1 aprile 2023, in 1.203 negozi distribuiti in 67 città italiane.

I rincari: +15% discount, +11% iper e +12% supermercati

A Altroconsumo hanno  fatto un’operazione semplice (in teoria) ovvero confrontato i prezzi dell’anno scorso con quelli degli ultimi mesi. I numeri non stupiscono. Vediamoli. Iniziamo dai discount: “Il 15% di aumento medio, rispetto ad un incremento del 5,2% registrato lo scorso anno (sul 2021). Avendo i discount minor margine sui prodotti, faticano di più a contenere l’aumento derivante dall’inflazione rispetto a iper e super, che infatti si attestano intorno all’11/12% di aumento medio”. Rincarano di più, ma secondo l’indagine: “Restano comunque l’insegna più conveniente delle rilevazioni di Altroconsumo dove poter fare la spesa”.

Le classifiche della convenienza

Sono quattro le tabelle interessanti per i consumatori. Si parte con quella dedicata alla spesa con prodotti di marca: le catene più convenienti, al momento delle rilevazioni, risultano essere a pari merito Esselunga Superstore e Famila Superstore, seguite da Ipercoop, Pam e Spazio Conad.

La spesa con prodotti economici vede sul podio come tradizione le catene di discount. Sul gradino più alto del podio, per la prima volta, svetta  In’s Mercato, mentre seguono a distanza di un punto Aldi, Dpiù, Eurospin e Prix Quality. Prima tra le catene di supermercati Esselunga Superstore.

Spesa con prodotti a marchio commerciale (private label), dove sono esclusi i discount, trionfa Spazio Conad – l’ipermercato della catena Conad – seguito da Ipercoop.

Spesa mista: podio per In’s Mercato e Famila Superstore

Ecco la classifica sul  paniere misto o paniere totale, che include tutti i prodotti a scaffale delle 125 categorie selezionate e tutte le tipologie di punto vendita. Questa classifica è suddivisa in due categorie, una per i discount e una per iper e super, poiché la differente ampiezza dello scaffale rende difficilmente confrontabili le due tipologie di punto vendita.

Nella categoria discount per la prima volta sul podio In’s Mercato, seguito a breve distanza da Lidl ed Eurospin, rispettivamente in seconda e terza posizione. Per quanto riguarda, invece, ipermercati e supermercati, la catena più economica al momento delle rilevazioni anche quest’anno è Famila Superstore, segue Conad.

A Cremona più concorrenza e dove si può risparmiare di più

Per Altroconsumo Cremona “è la città in cui le differenze di prezzo sono maggiori (25%), e dove di conseguenza le possibilità di risparmio sono più elevate, fino a quasi 2mila euro all’anno scegliendo il supermercato più economico; segue poi Mantova con un risparmio superiore ai 1.600 euro”.

In altre quattro città italiane è possibile un risparmio superiore ai 1.300 euro e sono:  Bologna (1.392), Bergamo (1.378), Roma (1.327) e Reggio Emilia (1.309).  Attenzione non significa che sono quelle dove si spende meno. Ci sono anche i centri urbani dove c’è minore concorrenza ovvero minore differenza di prezzo: Reggio Calabria, Messina, Cosenza e Caserta “con possibili risparmi annui inferiori ai 45 euro  di Caserta, 90 di Cosenza e sotto i 160 nelle altre due città”.

La spesa meno pesante a Vicenza

A Vicenza  il supermercato dove si spende di meno, in valori assoluti equivale a circa 5.833 euro: una differenza di quasi 1.000 euro all’anno rispetto alla spesa media di una famiglia italiana (6.780 euro all’anno). In generale le città più economiche, con spesa minima inferiore ai 6mila euro sono tutte del nord-est, zona che si conferma ancora una volta la più alta a livello concorrenziale. Mentre Sassari e Palermo risultano ultime in classifica e più care di Vicenza di quasi 1.000 euro l’anno.

A IperRossetto la spesa meno cara d’Italia

L’insegna dove è possibile fare la spesa al costo più basso d’Italia, al momento delle rilevazioni, è l’IperRossetto di Torri di Quartesolo – non a caso in provincia di Vicenza, che anche lo scorso anno si era aggiudicato il punto vendita più economico dell’Indagine. Quest’anno i supermercati e gli iper della catena Rossetto sono risultati molto convenienti e il primo punto vendita non Rossetto nella classifica generale è il Famila Superstore di Venezia. Un dato sorprendente visto che nell’immaginario la città lagunare è quella associata a un costo della vita molto alto.

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