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Reparto Ortofrutta

Look ad hoc per il Cavolfiore della Piana del Sele

Dal 26 ottobre al 10 novembre per la prevenzione i pack limited edition sui banchi Esselunga e Bennet. Il punto con l’Op Solco Maggiore

Sensibilizzare le donne alla prevenzione e alla diagnosi precoce e sostenere Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori. E’ questo l’obiettivo della Campagna nastro rosa 2023 che mette al centro il Cavolfiore della Piana del Sele, un ortaggio ricco di fosforo, calcio, potassio, magnesio, ferro e vitamina C che si distingue per la croccantezza, il colore bianco brillante del fiore, il basso contenuto di sale e l’alto tenore proteico.

Questo cavolfiore dal 26 ottobre al 10 novembre potrà essere acquistato nei reparti ortofrutta dei punti di vendita lombardi di Esselunga e Bennet in un pack limited edition (sono 40mila i pezzi). E’ quanto è stato riferito stamattina durante la conferenza stampa che si è tenuta a Milano, al Foody business center di Sogemi.

Il progetto Cavolfiore della salute

“Destineremo il 30% del ricavato della vendita del cavolfiore a Lilt al fine di supportare le tante iniziative sul territorio dedicate alla prevenzione – ha fatto sapere Gerardo Moccaldi, direttore commerciale di Moccaldi Raffaele, azienda ideatrice del progetto Il cavolfiore della salute e impegnata nella distribuzione di ortofrutta nelle principali insegne della Gdo del Nord Italia – Siamo orgogliosi di aver ottenuto il patrocinio del Comune di Milano e il supporto di Davide Oldani“.

Testimonial dell’iniziativa è infatti lo chef stellato che, per l’occasione, ha messo a punto la ricetta Cavolfiore della Piana del Sele al cucchiaio con giardiniera e uovo affogato.

“Se i cavolfiori sono cucinati correttamente e con la giusta tecnica, si possono mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche e nutrizionali senza che si sprigioni il profumo intenso che li contraddistingue e che può dare fastidio – ha ricordato Oldani – Il mio obiettivo personale, anche in qualità di chef mentore, è di trasferire alle generazioni future la cultura del cibo e non quella della gastronomia”.

“Per cucinare bene – ha aggiunto – e per conoscere stagionalità e caratteristiche di un prodotto, occorre tempo. Alimentarsi correttamente significa anche non sprecare, dunque sostenibilità”.

“Il rapporto fra cibo e salute può essere virtuoso, a noi la possibilità e la responsabilità di scegliere che cosa mangiare – ha argomentato Anna Scavuzzo, vicesindaco del Comune di Milano – Promuovere abitudini alimentari sane e sostenibili è una delle priorità della food policy, la politica alimentare di Milano, e iniziative come Il cavolfiore della salute, offrono l’occasione per aumentare la consapevolezza per adulti e bambini circa l’importanza di scegliere cibi sani”.

Il punto con l’Op Solco Maggiore

La Piana del Sele si estende a sud della provincia di Salerno e dà luogo a un areale produttivo con un microclima ideale anche per la coltivazione del cavolfiore. Qui opera l’Organizzazione di produttori Solco Maggiore: “Il Cavolfiore della Piana del Sele è un alimento straordinario che ha anche ottenuto il riconoscimento Residuo Zero certificato Csqa a garanzia di un prodotto sano e genuino – ha spiegato a myfruit.it il direttore dell’Op Antonio Vocca Nella Piana si coltivano 27 milioni di piante, per un totale di 1.300 ettari, 250 dei quali appartenenti alla nostra Organizzazione”.

Antonio Vocca con i fratelli Rispoli di Eboli (Salerno), tra i principali produttori della zona

“Grazie alla possibilità di poter accedere ai fondi del progetto operativo – ha proseguito il direttore – per il futuro abbiamo numerosi progetti, molti dei quali riguardano l’attività di promozione con un focus particolare sulla qualità del prodotto. Guardiamo sempre di più alla tutela ambientale e alla tutela del consumatore finale, quest’ultimo sempre più attento ed esigente”.

Il calendario produttivo va da ottobre a maggio, sono circa 50, tra precoci e tardive, le varietà messe a dimora. “Circa il 10% della nostra produzione è frutto dell’agricoltura biologica, il che significa circa 40 ettari – ha concluso Antonio Vocca – Quanto ai canali distributivi collaboriamo con tutta la Gdo nazionale ed europea, con particolare riferimento ai Paesi del Nord, alla Germania, Francia e Olanda”.

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