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Ingrosso

Dai mercati: giù le zucchine, uve anche oltre i 4 euro il chilo

Le prime clementine calabresi sui 3 euro il chilo e i primi carciofi da Sardegna e Puglia da 0,70 a 1 euro il capolino

Troppe zucchine e scende il prezzo,  sul finire il pomodoro a grappolo olandese e il prodotto diventa costoso quotando da 1,50 ai 2,50 euro il chilo.

Arrivano le primissime clementine calabresi, mentre per le arance si resta in territorio emisfero sud con il prodotto sudafricano che in media supere 1,50 euro il chilo.

Capitolo uve: si vende, c’è richiesta e con buoni prezzi. Non manca il prodotto sotto i 2 euro ma in  media si è sopra e le qualità senza semi conquistano ancora terreno e le varietà pregiate superano i 4  e si avvicinano ai 5 euro il chilo. Caccia alle ultime pesche, angurie e meloni.

Prime clementine calabresi sui 3 euro il chilo

Al mercato di Rimini Alessandro Marchese, presidente Fedagro del territorio, rappresenta anche l’azienda Marchese Gold che fa parte dell’Op Ortocal e produce clementine in Calabria. Iniziamo dall’agrume: “Si parte con dei prezzi che danno coraggio e speranza  visto cambiamenti climatici e i tanti aumento costi   sofferti in queste ultime campagne”.

Il prodotto? “Manca un po’ di colore ma a livello di gusto e  grado zuccherino sono dei frutti eccezionali. Inoltre ha piovuto in questi giorni e questo darà una spinta importante per il colore e far partire la domanda dopo un’estate che ha sconfinato nell’autunno”.

Le quotazioni?  “Il calibro 1/2 da 2,80 a 3 euro il kg, con il 3 si scende a  2/250 e il 4 si ferma a due euro. In questo periodo c’è tanta Spagna, ma con poca qualità. Per fortuna sempre più il cliente riconosce la qualità. Il nostro prodotto è di  Corigliano Rossano, nella  Piana di Sibari. Sulla quantità si registra un 40%  in meno di prodotto rispetto all’anno scorso e quindi speriamo di avere buone quotazioni “. Gli altri agrumi? “Per i limoni bisogna aspettare un’altra settimana, al momento c’è prodotto spagnolo  e da emisfero sud con un prezzo medio intorno a 1,70 euro il chilo.  Poca la merce italiana,  solo calabrese  ma  si parte tra qualche giorno e si prospetta un’ottima campagna.

I primi carciofi da Sardegna e Puglia

Altre novità sono i carciofi: “Il Thema sardo quota  intorno  a un euro il capolino, il pugliese prima raccolta si ferma   0,70/0,80″. Castagne? “Ci sono  i primi marroni  con calibro 50/52  da 5 a 5,5 euro il kg, i calibri piccoli  quotano 3 euro. L’origine è  Cuneo e poi scarichiamo il prodotto dell’azienda Filippi del Cimino  in provincia di Viterbo. Bisogna aspettare per l’emiliano romagnolo. Non sarà una campagna facile e si prevedono prezzi molto alti”.

Uve a gran richiesta con prezzi fino a 5 euro

L’imprenditore registra una grande richiesta  di uve: “Ci sarà una campagna molto corta, l’Italia extra si vende tra 2,50 e oltre 3 euro il kg, ma c’è anche prodotto a 1,50/1,70 euro. Bene la senza semi  e qui la quotazione  dipende dalla varietà:  da 4 a 5 euro per le varietà più pregiate. Quotazioni alte anche per i  cachi  da 2,50 a 3 euro”.

Gli ortaggi? ” Giù le zucchine da 0,50/0,80 in vendita ma se cambia il tempo dovrebbe salire il prezzo, quota abbastanza il pomodoro grappolo da 1,50 a 2,50 euro secondo la qualità, stabili  Ciliegino e Pixel con poca richiesta”.

A Firenze caccia finale a pesche e frutta estiva

Al mercato di Firenze Aurelio Baccini, vicepresidente nazionale Fedagro e presidente dell’associazione locale, fotografa la situazione per myfruit.it. “Siamo davanti a un cambio di stagione con assestamento  tra estivo e invernale, con la temperatura  da lato estivo.  C’è  caccia a un po’ di pesche e meloni che ancora vengono richieste. Stanno andando a finire le pesche siciliane, ci saranno anche due forse tre settimane per le percoche di Leonforte che quotano 2,50 euro il kg.  Ci vendono ancore poche angurie a 1,20/1,50 euro il kg, richiesti anche i meloni e quelli di Mantova extra quotano sempre sui 3 euro il chilo”.

Costoso il grappolo olandese

Baccini spiega che è “sotto osservazione il pomodoro a grappolo olandese che quota  2,30/2,50 euro. Si va verso il fine stagione e l’origine Olanda si vende verso il mercato tedesco e nordeuropeo ma il prodotto siciliano sta iniziando ora”. C’è un ritardo, gli impianti non sono ancora entrati in produzione.

Aurelio Baccini

Mele?  “Abbiamo tutte le nuove produzioni con prezzi da 1,20 a 1,70 con la Melinda in padella. Un raccolto buono, ottimo  e tanto prodotto   e sarà un anno normale. Al contrario le pere  dove c’è  ancora meno prodotto rispetto al già scarso 2022. Le quotazioni dell’Abate sono  sull’ordine   2,50/3 euro  ma si arriva anche ai 4 euro. Ci sono poi  Decana e Conference, dall’Olanda dove non hanno problemi, a  1,60/1,70″.

Gli agrumi? “Ancora prodotto dall’emisfero sud, dal  Sudafrica,  a prezzi significativi 1,50/1,70  euro. I primi  limoni  primo fiore spagnolo  a 1,50/1,70 euro, poi  clementine spagnole e poco  prodotto italiano ma  noi siamo indietro climaticamente. Sui cachi c’è un po’ di tutto dalla varietà a cucchiaio al Persimon   con prezzi sostenuti  sopra i 2 euro”.

Passiamo alle uve: “L’ Italia con i semi va piano rispetto alle varietà senza semi. Sta prendendo campo con  tante varietà buone,  si registra un evidente  spostamento  nei consumi”. Infine gli ortaggi con abbondanza di prodotto e quotazioni in calo per le  zucchine, per le melanzane c’è ancora   merce di campo aperto quindi prodotto del basso Lazio e della Campania che non fa partire il convoglio siciliano.

Esotico anche italiano con il mango siciliano

Iniziamo dall’avocado, origine Perù e varietà Hass in media quota  4 euro il kg. Alla fine il  Pinkerton sudafricano che a Reggio Emilia quota sui 3 euro il kg. A Cagliari c’è prodotto israeliano a circa 4,50 euro il kg. Dalla Colombia il passion fruit che quota 5,5/6 euro il kg. Mango? C’è il prodotto brasiliano da oltre 2 euro a superare i 3 euro. Forbice ampia per l’origine spagnola dai 3 ai 5 euro. C’è anche il prodotto italiano sui 5 euro il kg e di buona qualità. Quotazioni oscillanti per l’ananas con l’otto pezzi dai 2 ai 3 euro per toccare i 5 euro con il via aerea. Il 7 pezzi dal Costarica via aerea dai 4 ai 5 euro il kg. La papaia dal Brasile quota sui 4 euro in media. Il lime brasiliano quota in media sui 2 euro il kg.

 

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