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Trader Joe’s, sempre meno imballaggi in plastica

TraderJoes

Una delle insegne culto della grande distribuzione americana annuncia di voler ridurre drasticamente l’utilizzo della plastica dai suoi imballli nei punti vendita

Negli Stati Uniti è tra spesso tra le insegne più amate dai consumatori – recentemente il Retailer Preference Index l’ha incoronata la migliore – vuoi per il suo assortimento, vuoi per la qualità complessiva dei suoi prodotti a marchio o ancora la cortesia del personale. Ora Trader’s Joe non vuole restare indietro rispetto alla lotta contro la plastica che ormai vede molte insegne a stelle e strisce in prima linea. Di fronte, infatti, a molte critiche che questa volta le sono state rivolte dai consumatori che le imputavano un uso eccessivo di imballi in plastica, la nota insegna americana – fondata nel 1967 e presente in 43 Stati con circa 500 negozi – da sempre amata da un target esigente e sofisticato, non poteva non affrontare questo tema.

Oltre alla decisione, presa da tempo, di sostituire i sacchetti di plastica con quelli biodegradabili, sul numero di febbraio della sua rivista “Fearless Flyer” ha anche annunciato la sostituzione dei vassoi in polistirolo con quelli compostabili e l’inizio di un percorso che privilegerà sempre di più la vendita di prodotti sfusi al posto di quelli confezionati e l’inizio di una vera e propria guerra alla plastica che verrà tolta anche dai bigliettini degli auguri o dagli involucri utilizzati comunemente per confezionare i mazzi di fiori.

La decisione di Trader’s Joe arriva dopo le pressioni ricevute da una petizione di Change.org che le aveva chiesto di ridurre gli imballi in plastica con 100mila firme raccolte e all’interno di un clima che negli Stati Uniti è orami mutato e ha già obbligato molte insegne a prendere decisioni “sostenibili”. A partire da Walmart, il numero uno al mondo per fatturato, che il mese scorso ha annunciato un importante piano per ridurre i rifiuti di plastica, o un altro big come Kroger che ha intrapreso l’iniziativa “Zero Hunger, Zero Waste” che prevede la graduale eliminazione di tutti i sacchetti di plastica monouso entro il 2025.

Fonti: Grocery dive | SFgate

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