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Filiera del pomodoro da industria: accolte le istanze sulla Pac

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Autore Redazione

Confermate la misura del premio accoppiato ad ettaro e la possibilità di migliorare la sostenibilità ambientale delle coltivazioni

Lo scorso 2 dicembre 2022 la Commissione europea ha approvato in via definitiva il Piano strategico italiano della Pac 2023-2027. Il testo approvato dopo un lungo e impegnativo confronto tra Ministero dell’Agricoltura, Regioni ed uffici di Bruxelles, ha visto accolte le due principali istanze presentate, a suo tempo, dall’Interprofessione del pomodoro da industria del Nord Italia, d’intesa con quella del Centro-Sud, ovvero la conferma della misura del premio accoppiato ad ettaro per le superfici coltivate a pomodoro e la possibilità per i produttori di pomodoro di migliorare la sostenibilità ambientale delle coltivazioni attraverso l’accesso, inizialmente non previsto, agli aiuti agroambientali supplementari dei cosiddetti “Eco-Schemi”.

Il presidente dell’Organizzazione Interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia, Tiberio Rabboni, appresa la notizia, ha commentato: “Desidero, a nome dell’intera filiera, ringraziare per la disponibilità, l’attenzione e l’ascolto gli uffici del Ministero, la Regione Emilia-Romagna e le altre regioni italiane interessate. Nei loro confronti siamo stati, forse, particolarmente insistenti. Il fatto è che le nostre istanze, oltre ad essere pienamente giuste e giustificate, rappresentavano la possibilità di una parzialissima compensazione delle pesanti perdite economiche previste per i produttori storici di pomodoro dai nuovi titoli Pac 23-27. L’accoglimento delle nostre proposte non è mai, peraltro, apparso scontato.  La Commissione europea in sede di primo esame del Piano italiano obiettò che la redditività della coltura pomodoro non giustificava un premio accoppiato. Una affermazione che abbiamo puntualmente smentito esibendo serie storiche di dati ufficiali e analisi terze sulla effettiva redditività.  Lo stesso per quanto riguarda la iniziale esclusione dagli aiuti agroambientali supplementari della coltivazione del pomodoro da industria.  Anche in questo caso, con il prezioso supporto del nostro consulente scientifico, Gabriele Canali, abbiamo documentato al Ministero l’impegno permanente al miglioramento della sostenibilità ambientale che caratterizza l’intero comparto e filiera, vale a dire nuovi e ulteriori traguardi per biologico, produzione integrata, minimizzazione dei consumi irrigui, arricchimento della sostanza organica dei terreni, riduzione delle emissioni di CO2, ecc. Da tutto ciò deriva una più che legittima soddisfazione “.

Fonte: OI pomodoro Nord Italia

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