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20 dicembre 2025

Ciliegie: l’ennesima occasione sprecata dalla Gdo italiana

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Avete voglia di ciliegie a dicembre? Non cercatele negli scaffali dei supermercati italiani. Nonostante i flussi globali di ciliegie in continuo aumento (solo il Cile ne esporterà 670mila tonnellate in questa stagione 2025/26) la nostra Grande distribuzione sembra ignorarle.

Ad esempio, questa settimana su 18 punti di vendita visitati a Brescia solo due avevano ciliegie in vendita: Carrefour e Italmark.
I motivi sono numerosi ma sembra di rivivere la diffidenza con la quale, fino a meno di dieci anni fa, venivano trattati i piccoli frutti, che poi - improvvisamente - hanno iniziato a crescere a doppia cifra sotto gli occhi increduli dei buyer.

La forte stagionalità delle ciliegie (uno dei pochi prodotti non ancora disponibile tutto l’anno) le confina, agli occhi di molti consumatori, in una finestra temporale molto rigida, tanto che in certe stagioni anche le ciliegie italiane tardive faticano a trattenere le preferenze dei consumatori. Questo, però,  non significa che non ci possa essere un segmento del mercato potenzialmente interessato ad acquistare ciliegie di buona qualità a prezzi ragionevoli anche se fuori stagione.


Infatti, per quanto riguarda gli standard qualitativi, le varietà che arrivano sui mercati europei da Cile e Sudafrica sono paragonabili alle migliori linee disponibili dall’Italia, quali le Igp di Vignola. Anche i calibri sono generalmente disponibili in tutte le fasce, dal 26/28mm (considerato di fatto lo standard minimo per le ciliegie da oltremare) fino a calibri quasi impossibili per il prodotto nazionale come il 32/34mm.

Per quanto riguarda il prezzo, basti vedere l’offerta di Carrefour nei punti vendita dell’Emilia Romagna nel corso di questa settimana (la 51/2025, che precede il Natale): il cestino da 250 grammi calibro 26mm+ dal Sudafrica era in vendita a  27,92 euro/kg, con una battuta di cassa di  6,98 euro. 

La Santina del Cile era in vendita da Carrefour a Brescia a  4,98 euro per 26mm+ in 250 grammi (19,92 euro/kg), mentre Italmark (Brescia) vendeva il 28/30 sempre di Santina dal Cile e il 22/24 di Royal Dawn dal Cile allo stesso prezzo, 3,99 euro per il 250 grammi (15,96 euro/kg).

Per fare un confronto con alcune catene estere, Cherry Times riporta che nella stessa settimana Mercadona (Spagna) vendeva il 300 grammi a 11,73 euro/kg, Sainsbury’s (UK) il 250 grammi a 15,00 euro/kg, Kroger (USA) a  13,21 euro/kg e Woolworths (Australia) il 500 grammi a 13,40 euro/kg.

Prezzi fuori stagione: gap tra Italia ed Europa

Quindi non sono giustificati i prezzi elevati sugli scaffali italiani: le ciliegie, infatti, non sono costose in Olanda (il principale hub logistico per gli arrivi da oltremare) ma subiscono ingiustificati rincari durante il percorso fino ai punti di vendita. 

Non solo, gli operatori all’ingrosso riferiscono di prezzi particolarmente sotto pressione sui mercati italiani in questo periodo prenatalizio, con prezzi che permetterebbero un agevole allineamento con i prezzi più aggressivi in offerta dai supermercati internazionali.


Sarebbe stato dunque possibile - questo dicembre in Italia - un prezzo promozionale di vendita a tra 2,99 e 3,49 euro per il 250 grammi (tra 12 e 14 euro il kg) se supportato da adeguata programmazione e volumi rilevanti. Due condizioni che la Gdo italiana al momento non sembra essere interessata ad attivare.

Il mercato potenziale complessivo non è facile da stimare, ma ipotizzando in via prudenziale che anche solo l’1% degli italiani che acquista ciliegie in estate le compri anche nelle (otto) settimane del periodo natalizio, si generebbero vendite aggiuntive per oltre 300 tonnellate, pari a un fatturato di circa 4 milioni

Ci sono dunque le basi per prendere sul serio questa opportunità: e in effetti in Europa ci sono supermercati che si sono già fissati l’obiettivo di avere ciliegie sugli scaffali per 52 settimane.

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