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Ortaggi Val Venosta. Prospettive eccellenti per la raccolta

Ortaggi_ValVenosta
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Autore Redazione

Ottime prospettive quest’anno per la raccolta di ortaggi in Val Venosta, a partire dal cavolfiore, che copre il 95% della produzione. Incremento del 50% di prodotto rispetto all’anno passato, per un totale di circa 3.300 tonnellate

La raccolta delle verdure in Val Venosta sta per iniziare e, come di consueto, terminerà anche quest’anno verso la fine di settembre.  “Le stime sono più che positivecommenta Reinhard Ladurner, Responsabile vendite verdure VI.P. La stagione si prospetta eccellente, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo: infatti, ci aspettiamo un incremento del 50% di prodotto rispetto all’anno passato, per un totale di circa 3.300 tonnellate”

“La quantità è in crescita – continua Ladurner – e anche dal punto di vista qualitativo ci auspichiamo un buon anno, nonostante le condizioni atmosferiche non siano state sempre dalla nostra parte”.

La Val Venosta – spiega Ladurner – è generalmente caratterizzata da un microclima speciale, fresco e ventilato, che favorisce la crescita di prodotti eccellenti. L’attenzione alla qualità dei prodotti, dunque, è d’obbligo, per garantire sempre standard elevati sia sul mercato nazionale che su quello internazionale. Infatti, il controllo qualità è uno dei nostri punti di forza, sul quale investiamo sempre molte risorse, continua Ladurner. Un esempio è rappresentato dai corsi di preparazione per i nostri soci volti a formarli ed informarli ogni anno sulle normative da rispettare per soddisfare le attese. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Centro Sperimentale della provincia di Bolzano elaboriamo e perfezioniamo metodi di controllo qualitativo sempre più innovativi, che mirano a tracciare l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione alla consegna, permettendo di individuare ogni singolo produttore e che, al contempo, tutelano il consumatore e l’ambiente.

L’impegno è continuo – sottolinea Ladurner – perché abbiamo tutte le intenzioni di  difendere la nostra posizione indiscussa di leader nazionale.

Soffermandoci sul cavolfiore, l’ortaggio più tipico della Val Venosta, possiamo dire che quest’anno coprirà oltre il 95% della produzione, continua Ladurner; a seguire vi sono anche radicchio, insalata iceberg e altre varietà di cavolo. La Val Venosta favorisce la coltivazione di un cavolfiore con un‘infiorescenza eccellente: candida, compatta, dal profumo gradevole e dal sapore genuino, un prodotto fresco e naturale, di alta montagna, disponibile anche in estate, quando altre zone di coltivazione di pianura hanno già terminato la raccolta.

Le prospettive per la stagione mirano, innanzitutto, a consolidare l’ottima produzione e i risultati positivi del passato. Infine – conclude Ladurner – ci auspichiamo di aumentare ulteriormente in futuro la produzione delle verdure, in modo da presentarci sempre più competitivi sul mercato nazionale che per noi è uno dei più importanti.”

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