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Piccoli Frutti

Arrigoni: come difendersi dai cambiamenti climatici

Arrigoni

L’azienda offre soluzioni ai problemi contemporanei, ma è in campo nella tutela delle colture da quasi un secolo

Uno dei temi a cui, purtroppo, si stanno interessando sempre più gli agricoltori sono i cambiamenti climatici. Si moltiplicano gli eventi estremi – ricordiamo l’alluvione dell’Emilia-Romagna, ma anche nelle Marche e in altre regioni italiane – e si fanno strutturali alcuni fenomeni climatici avversi che fanno parlare di tropicalizzazione del nostro Paese.

In campo dal 1936

Esistono però soluzioni tecnologiche che permettono di attenuare e mitigare riducendo i danni in campo o in serra gli effetti del maltempo. Soluzioni, per esempio, dell’azienda Arrigoni con esperienza pluridecennale e quasi secolare. Lo sottolineano nella loro comunicazione: “Siamo tessitori dal 1936. Tra i primi al mondo, nel 1959, a realizzare tessuti tecnici e reti per l’agricoltura in polietilene ad alta densità”.

I primi a capire che esistono soluzioni, oggi sempre più tecnologicamente avanzate, per un efficace controllo climatico. Un approccio che porta ad una produzione di cibo più sano, sicuro e con una durata più lunga. In altri termini si evitano gli sprechi e si aumenta la qualità della produzione agricola. Alle prime reti si associano tessuti tecnici outdoor per usi tecnici oppure ambientali e agro film, film biodegradabili, film per usi speciali. Un campionario che si nutre nella costante attenzione al reparto sviluppo e ricerca. Abbiamo parlato di cambiamenti climatici, tecnologia e tutela dell’agricoltura con Giuseppe Netti, area manager Italia.

Dopo le piogge di maggio e giugno è arrivata l’estate bollente, come l’anno scorso caratterizzata dalle alte temperature che ustionano le piante. Quali soluzioni tecniche per rendere meno critico il problema?

È necessaria la protezione dal sole. Tuttavia, per abbassare la temperatura non basta semplicemente ombreggiare. Si deve puntare a schermi che facciano passare la luce PAR (luce fotosinteticamente attiva, ndr), e che siano in grado di ridurre la temperatura per garantire la fotosintesi delle piante.

Giuseppe Netti

In Arrigoni ci differenziamo per gli schermi bianco latte adeguatamente additivati che abbassano la temperatura e non riducono la luce ma aiutano a diffonderla.

Altri strumenti utili?

Abbiamo reti per affrontare le brinate, poi reti antigrandine e antipioggia che permettono di attenuare lo sbalzo termico improvviso. Sono molto utili fino a quando si scende di 1 o 2 gradi sotto lo zero.

Per contenere l’azione degli insetti quali sono le proposte di Arrigoni?

Gli insetti sono parte della nostra cultura ed esistenza, si usano reti in pieno campo e in serra in base alle dimensioni dell’insetto, dai più grandi fino a specie microscopiche. Ci sono anche per fermare gli uccelli o le cavallette. Le maglie sono dimensionate per gruppi e famiglie di insetti, si seguono le indicazioni del quaderno applicativo

Sta esplodendo il consumo dei piccoli frutti che soluzioni proponete per avere una gestione ottimale della produzione?

Ci sono strumenti per combattere la Drosophila, o schermi termo riflettenti per gestire il microclima. Sono frutti delicati e noi offriamo tutta la tecnologia di copertura. Tra le soluzioni, vi sono i film che possono migliorare la qualità della luce diretta e diffusa.

Sviluppiamo e offriamo impianti chiave in mano, compresa l’accessoristica e con tecnologia 4.0 per monitorare le condizioni climatiche fino a impianti adatti all’agrovoltaico. Ci sono molte soluzioni possibili e non mancano gli incentivi per l’agricoltura 4.0.

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