Salute e benessere

23 maggio 2025

Spagna, cambiano i menù scolastici

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La Spagna ha detto sì: approvata la legge che garantisce agli studenti la possibilità di usufruire, all’interno delle scuole, di menù a base vegetale o, nel caso in cui gli istituti non siano in grado di assicurarli, di avere a disposizione i mezzi necessari per refrigerare e riscaldare i pasti portati da casa. 

La normativa prevede inoltre che venga servita a tutti gli alunni una maggiore quantità di frutta, verdura e legumi indicando quantità settimanali in linea con le raccomandazioni di organismi come l'Aesan (Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e la nutrizione) e l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità). 

Come spiega Fruitnet.com, la normativa è stata promulgata dal Consiglio dei ministri spagnolo alla fine di aprile, nell'ambito del Decreto reale che mira a trasformare l'alimentazione scolastica in tutto il Paese attraverso la promozione di mense scolastiche sane e sostenibili.

Il decreto, che interesserà sia le scuole pubbliche che private, mira a garantire a tutti gli studenti l’accesso a una dieta nutriente e varia, in linea con le raccomandazioni sanitarie ufficiali. 

Maura Maxwell su Fruitnet.com scrive che la novità ha ottenuto il plauso dell’organizzazione di sensibilizzazione alimentare ProVeg International: “Accogliamo con favore l'approvazione di questo decreto reale, che finalmente riconosce il diritto delle famiglie ad avere un menu al 100% a base vegetale nelle mense scolastiche o almeno misure per risolverne l'assenza. Seguiremo da vicino come viene gestita la sua adozione a livello regionale e il modo in cui ogni scuola la applica”, ha dichiarato a Fruitnet.com Verónica Larco, senior communication manager di ProVeg Spagna.

Secondo le autorità regionali spagnole, attualmente solo il 14% delle mense scolastiche rispetta la raccomandazione di servire legumi una volta alla settimana. L’Aesan chiede ancora di più: nel suo ultimo rapporto, raccomanda di consumare da due a quattro porzioni di legumi a settimana, aggiungendo che l'ideale sarebbe raggiungere un consumo giornaliero, al fine di ridurre l'assunzione di proteine animali.

 “Confidiamo – ha aggiunto Larco - che questo nuovo decreto porti finalmente a offrire una dieta più varia, equilibrata e sana ai bambini, che potranno così conoscere i benefici di un'alimentazione più vegetale”.


Fonte: Fruitnet.com

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