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06 novembre 2025

Logistica refrigerata dell'ortofrutta: i conti con il clima

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Il buon prodotto ortofrutticolo dal punto di vista commerciale e della sostenibilità è quello che riesce a conservare per più tempo possibile la sua migliore qualità: sia in reparto ma anche dopo, a casa, dove si consuma lo spreco maggiore. 

Per la più estesa longevità dei frutti si investe nella ricerca varietale. Ma un altro aspetto fondamentale sono i sistemi di conservazione: la catena del freddo. Le celle presenti nei magazzini, nei mercati all'ingrosso e nei punti di vendita della Gdo e dei dettaglianti. Ma non basta. Sulla qualità del prodotto incide anche il trasporto

Tema al centro degli appuntamenti di Refrigera, la fiera dedicata alla refrigerazione in corso a Bologna Fiere, con gli appuntamenti della sessione Nuove prospettive nel trasporto refrigerato, organizzata in collaborazione con Oitaf (Osservatorio italiano trasporto alimenti e farmaci), che ha ospitato il convegno La refrigerazione e l’ortofrutta, logistica e trasporto, moderato da Marco Comelli, responsabile scientifico di Oitaf

L'importanza delle regole: l'accordo Atp

Le merci  superano continuamente le frontiere e ci sono regole da rispettare. Se ne occupa la conferenza Unece (Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite) che gestisce l'Atp ovvero l'accordo internazionale che disciplina il trasporto internazionale di merci deperibili, con l'obiettivo di garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti. Sul tema è intervenuto Bruno Cortecci, direttore commerciale  Plastoblok Italiana e rappresentante  al gruppo di lavoro WP.11. 

Bruno Cortecci


L'intervento ha fatto il punto sui cambiamenti nell'accordo, l'impatto sui veicoli, le prossime modifiche e i nuovi standard.  La regolamentazione è rigorosa e incide con forza nell'organizzazione aziendale. L'accordo  infatti stabilisce i requisiti per le attrezzature di trasporto isotermiche, refrigeranti e calorifere, i tipi di derrate alimentari e le temperature di trasporto richieste. Temi rilevanti soprattutto in un periodo di grandi cambiamenti sul fronte delle tecnologie che devono adeguarsi anche alle esigenze di maggiore sostenibilità. 

La logistica deve fare i conti con il clima 

Riccardo Accorsi, docente di logistica sostenibile,  ha illustrato modelli logistici che puntano ad ottimizzare i costi e sfruttare al meglio gli spazi e i margini offerti dalla distribuzione, pur rispettando i vincoli imposti dalla Gdo, come le finestre orarie di consegna. Tradotto: ci sono orari ottimali per i trasporti dell'ortofrutta, ma bisogna rispettare gli orari di accesso ai supermercati.

Accordi a myfruit.it ha sottolineato l’importanza di "integrare dati ambientali (come previsioni meteo, temperatura e umidità rilevate da sistemi GIS) per intercettare gli stress climatici che i prodotti subiscono lungo il percorso, e programmare la refrigerazione in modo intelligente". 

Riccardo Accorsi

A sostegno di queste parole nel suo intervento ha proiettato una cartina dell'Italia dove nell'itinerario dei camion emergono le differenti temperature delle regioni attraversate. Si può partire dalle zone di raccolta dove si hanno temperature basse passare per aree miti e arrivare in territori con temperature elevate. Basti pensare al nord e sud Italia dove c'è una logistica quotidiana dedicata all'ortofrutta

Un esempio emblematico è quello delle ciliegie, "prodotto ad alto valore aggiunto e molto sensibile alle variazioni termiche. E' fondamentale l'utilizzo del gruppo frigo nel momento giusto, per rallentare il decadimento qualitativo e garantire una shelf life ottimale, anche in presenza di climi variabili lungo la tratta".

Oltre la logistica la localizzazione dei depositi e i container refrigerati 

Infine, il docente, ha evidenziato l’importanza di localizzare i depositi in zone climaticamente favorevoli, "trovando un equilibrio tra costi operativi, accessibilità logistica e impatto energetico. La sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma anche una strategia di efficienza e qualità". Un deposito ben localizzato climaticamente permette di ridurre le spese di refrigerazione e garantire una migliore qualità del prodotto. 

Per le lunghe rotte si utilizzano i container e per le derrate deperibili si deve garantire la migliore tecnologia di conservazione, sul tema, in dettaglio "I container reefer: una panoramica", è intervenuto Fabio Artz, reefer dept. manager and planner Sogeco International. Insomma un mondo ricco, diversificato e in forte trasformazione. 

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