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29 aprile 2025

Dai mercati: zucchine a terra (59 cent), nettarine a 5 euro

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Nettarine e albicocche, meloni e angurie, nespole e ciliegie. Splende la primavera nei mercati ortofrutticoli italiani con la prima frutta di stagione, rimbalza con forza negli account social dei fruttivendoli di tutta Italia. C’è soprattutto prodotto spagnolo con prezzi ancora troppo impegnativi: dai 5 ai 7 euro il chilo. 

Con le ciliegie si sale dai 15 agli oltre 20 euro. E l’Italia? Problemi di qualità con le albicocche, ma i grossisti segnalano miglioramenti nei prodotti delle filiere e delle aziende più strutturate. Zucchine a terra: fino a 50 centesimi il chilo.

A Vicenza buona domanda di drupacee 

Luca Zanon, grossista operativo al mercato ortofrutticolo di Vicenza dove è anche presidente di Fedagro e pure scrittore di ortofrutta,  offre a myfruit.it il quadro della situazione di fine aprile. “Per le drupacee c'è richiesta, ma le quotazioni  restano impegnative e questo frena vendite maggiori”. Se si fa un tour nelle gallerie fotografiche dei fruttivendoli si vedono spesso quotazioni sui 10 euro il chilo.

“I prezzi vanno dai 5 ai 7 euro il chilo per nettarine e albicocche, ma i prezzi dipendono dalla qualità del prodotto. La nettarina è più commodity, sulle albicocche c'è anche merce a 3 euro ma non è buona. Non tutto il prodotto è commercializzabile. I produttori stanno iniziando a proporre varietà precoci buone, ma sono soprattutto spagnole. In Italia si insiste su varietà superate anche se iniziamo a vedere buone albicocche precoci prodotte in Italia, ma restiamo indietro rispetto alla Spagna. Gli spagnoli ci mangiano in testa”.

Ciliegie da 15 a 25 euro, origine Spagna, Portogallo e Puglia

Articolata anche l’analisi sulle ciliegie. “Per le ciliegie si stanno iniziando ad offrire buone qualità precoci. Il dato interessante e che sono il frutto dell’attività di ricerca italiana, più nel dettaglio dell’Università di Bologna con la famiglia delle Sweet”. Il frutto di un programma di breeding dell'Alma Mater Studiorum.

Zanon fa notare: “Le acquistano e le producono gli spagnoli, mentre noi continuiamo con la Bigarreau. A  Macfrut hanno fatto conoscere queste varietà bolognesi che esprimono un grande potenziale. Il problema per gli agricoltori è la chimica ovvero la mancanza di un prodotto che garantisca una produzione industriale. Inoltre i produttori italiani sono troppo piccoli e manca così la programmazione. Io in questo periodo tratto le ciliegie portoghesi a 15 euro il chilo, le  quotazioni spagnole toccano i 20/25 euro e c’è anche prodotto pugliese con con la Bigarreau”.

Meloni, fine Marocco è tempo di Red Falcon siciliano

“Siamo alla fine del Marocco, soppiantato dal prodotto italiano con il Red Falcon siciliano. Il prodotto italiano c’è da due settimane, ma ora ha raggiunto il giusto grado di maturazione. Un buon melone con quotazioni da 2 a 2,50 euro il chilo”.

Fragole sull’altalena: oscillano le quotazioni

Sulle fragole l’andamento è altalenante. “Un giorno tirano fino a 5/6 euro il chilo e poi si scende a 2. La Basilicata ha puntato tanto sulle varietà precoci e ad anticipare la stagione, ma ora che c’è maggiore consumo manca qualcosa”.

Le altre origini? ”C’è anche prodotto di Vicenza ma presenta problemi di tenuta, ma anche qui si nota il cambiamento, si stanno piantando  varietà diverse e si ottengono frutti con più colore e più tenuta”.

La sofferenza dei limoni italiani,  arance spagnole a prezzi più alti

“I limoni italiani presentano problemi di qualità, c'è poco prodotto dalla Spagna che vede in aumento le quotazioni che diventano impegnative”.  La conferma dai mercuriali dei mercati dove si nota la tendenza in crescita del prodotto spagnolo. “Le arance vedono ancora presenza di prodotto nazionale con l’ovale da 1,30 a 1,50 mentre l’origine Spagna oscilla da 1,40 a 1,80 euro con le  varietà Valencia e Navel”.

Zucchine a terra, bene gli asparagi bianchi, gli ultimi carciofi

Asparagi? “Con i bianchi del nostro territorio abbiamo fatto un buon lavoro: oggi le quotazioni vanno dai 3 ai 6 euro circa. Sono a terra le zucchine con prezzi da 0,50/0,80 euro il chilo, il prodotto extra arriva a 1,50/1,80 euro, ma quello da mercato registra prezzi bassi.


 I carciofi siamo alla fine, ci sono ancora le varietà super Opal e Capriccio con quotazioni da 0,20 a 0,40 euro il capolino. Quella dei carciofi è stata una bella stagione, inizio lento ma viva nella seconda parte”.

Una filiera di successo: la cipolla di Tropea, soffrono le altre

Ci sono filiere strutturate “come quella dei meloni mantovani, al contrario sulle ciliegie ci sono tanti piccoli produttori. Interessante l’organizzazione della filiera della cipolla di Tropea con pochi produttori, prodotto sempre migliore e ottime quotazioni. Un modello da studiare”. Eppure le cipolle soffrono: “Oggi arriva prodotto da India e Bangladesh, le nostre hanno qualche problema con la chimica a cui si aggiunge il cambiamento climatico  con più umidità e viene così difficile reggere tutta la stagione”.

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