Ingrosso

24 giugno 2025

Dai mercati: angurie da 60 cent a 1,30, ortaggi sotto l'euro

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Bene la frutta estiva, meno gli ortaggi. Il gran caldo fa vendere angurie, meloni, pesche, albicocche che pur in discesa nelle quotazioni tengono bene i prezzi. Continuano a registrare quotazioni sotto l’euro gli ortaggi: zucchine sui 50 cent, sotto l’euro anche le melanzane e poco sopra i peperoni. Le fragole trentine presentano buone quotazioni come l’uva italiana.

Al Caat di Torino bene la frutta estiva: angurie da 60 cent a 1,30 euro il chilo con la senza semi

Giancarlo Gianusso, responsabile del listino prezzi del Caat  di Torino, spiega le dinamiche di mercato: "L’innalzarsi delle temperature ha determinato un buon aumento della domanda di frutta estiva, in particolare per angurie, meloni, pesche e albicocche". 

Le angurie sono molto richieste: "Il prodotto nei bins con merce di prima categoria si colloca tra 0,60 e 0,80 euro il chilo, mentre le confezioni in cartone spuntano prezzi tra 0,80 e 1 euro. Ancora più apprezzate in termini di prezzo sono le varietà senza semi, che raggiungono quotazioni tra 1,20 e 1,30 euro il chilo", complice la crescente preferenza dei consumatori per prodotti pratici e più facili da consumare.

Le quotazioni dei meloni dal giallino al liscio che sfiora i 2 euro

Anche i meloni registrano un buon andamento. Il gialletto siciliano parte da 1 euro e arriva a 1,20 il chilo. Il melone liscio lombardo, in particolare quello proveniente dalla zona di Mantova, registra con il cinque pezzi valori compresi tra 1,50 e 1,80 euro il chilo. Sono presenti anche meloni di altre origini con prezzi più contenuti. Il melone retato oscilla invece tra 1 e 1,40 euro il chilo, con differenze legate all’origine e alla dimensione del frutto.

Le nettarine a 3 euro con i calibri più grandi, ciliegie da 4 a 7 euro

Le pesche e le nettarine mostrano una forte variabilità di prezzo in base alla pezzatura. Le più grandi raggiungono i 2,80-3 euro il chilo, mentre quelle di media pezzatura si aggirano sui 2-2,50 euro. Le pezzature più piccole, invece, si fermano intorno a 1,50 euro il chilo. Le albicocche restano stabili su valori compresi tra 2 e 2,50 euro. Tengono il prezzo le ciliegie: dai 4 ai 7,50 euro il chilo a seconda del calibro. C'è prodotto spagnolo che con calibro 30/32 supera i 6 euro mentre l'extra in vaschetta di Vignola raggiunge i 7,50 euro il chilo. 

L'uva Vittoria sui 2,50 euro, la senza semi a 5 euro

Per quanto riguarda l’uva, la varietà Vittoria con semi è quotata tra 2,50 e 3,50 euro il chilo, con variazioni influenzate dal colore e dal grado zuccherino. L’uva senza semi presenta prezzi più alti, tra 4,50 e 5 euro il chilo. Insomma sempre più spazio, nonostante la concorrenza dall'emisfero sud, delle primizie come confermato dai produttori soddisfatti da queste prime settimane di vendite per valori e volumi. 

E' tempo anche di susine con le varietà rosse e Sorriso di Primavera dalla Campania che quotano da 1,30 a 1,50 euro il chilo. 

Fragole di montagna fino a 8 euro 

 Dopo la lunga stagione delle fragole del sud ora il focus si sposta al nord. Le fragole di montagna del Trentino si confermano un prodotto di alta qualità e molto apprezzato, con quotazioni comprese tra 7 e 8 euro il chilo. Le ciliegie, infine, partono da 4 euro e possono arrivare fino a 7/8 euro il chilo, a seconda della varietà e della qualità.

Non è stagione di zucchine: abbondantemente sotto l'euro

Le zucchine, molto presenti sul mercato come sottolinea Gianusso, registrano valori bassi, tra 0,50 e 0,80 euro il chilo. Anche i peperoni sono in calo, con prezzi che si aggirano tra 1,50 e 1,80 euro il chilo. I fagiolini raccolti a macchina sono quotati tra 1,30 e 1,50 euro il chilo, mentre quelli raccolti a mano arrivano a 3,50-4 euro il chilo. 

Le melanzane nere si muovono tra 0,80 e 1 euro, mentre la varietà violetta spunta prezzi tra 1,40 e 1,50 euro il chilo. Capitolo pomodori: Il cuore di bue piemontese, nella versione extra, viene proposto tra 1,30 e 1,50 euro il chilo. Per quanto riguarda i pomodori, il ciliegino si attesta tra 2 e 2,30 euro il chilo, mentre il grappolo resta su valori più contenuti, tra 1,20 e 1,30 euro il chilo.

Arance è tempo di Spagna, Egitto e Grecia 

E’ la rotta mediterranea quella delle arance che si vendono nei mercati italiani. Ecco la situazione al mercato Caan di Napoli. Ecco i prezzi:  Le arance Navel Powell, calibro 6, confezionate a più strati e provenienti dalla Spagna, quotano tra 1,40 e 1,60 euro il chilo. Le Valencia Late, stesso calibro e confezione, si attestano su prezzi compresi tra 1 e 1,20 euro il chilo per il prodotto egiziano e tra 1,10 e 1,30 euro il chilo per quello greco. 

Limoni da Argentina e Sudafrica 

Offerta molto varia con prodotto dai due emisferi per i limoni commercializzati nei mercati ortofrutticoli. Questa la situazione a Napoli. La varietà  Bianchetto di calibro 4 dalla Sicilia, confezionata a più strati,  quota tra 1,60 e 1,70 euro il chilo. I limoni Eureka, sempre calibro 4 e a più strati, da Argentina e Sudafrica spuntano valori tra 2 e 2,10 euro il chilo se di origine argentina e tra 1,95 e 2,05 euro il chilo se provenienti dal Sudafrica. 

Il limone Sfusato della Costa d’Amalfi Igp, calibro 3 e confezionato in monostrato con foglie, registra prezzi tra 2,20 e 2,40 euro il chilo. Il limone Verna spagnolo, calibro 4, a più strati, è quotato tra 1,80 e 1,95 euro il chilo.

Pompelmi sudafricani 

Per quanto riguarda i pompelmi, i gialli sudafricani, calibro 105-110, confezionati a più strati, quotano tra 1,30 e 1,40 euro il chilo, così come i rosati della stessa provenienza e calibro.

I kiwi dall’emisfero sud. I cileni a 3 euro il chilo, i gialli neozelandesi a 5 

I kiwi Gold Zespri provenienti dalla Nuova Zelanda, alla rinfusa e di calibro 110-120 grammi, sono quotati tra 5 e 5,20 euro il chilo. La pezzatura superiore, 120-130 grammi, registra quotazioni leggermente più alte, tra 5,20 e 5,40 euro.

I kiwi Hayward cileni, alla rinfusa e di calibro 110-120 grammi, si attestano su prezzi compresi tra 3 e 3,20 euro il chilo. La stessa varietà, in pezzatura 120-130 grammi, mantiene lo stesso intervallo di quotazione, tra 3 e 3,20 euro il chilo. Più elevata la quotazione per i kiwi Hayward Zespri dalla Nuova Zelanda, calibro 120-130 grammi e sempre alla rinfusa, che si collocano tra 4 e 4,20 euro il chilo.

Patate sugli 80 cent da Italia, Francia e Olanda 

Tra i prodotti ortofrutticoli attualmente sul mercato si segnalano diverse tipologie di patate. Le patate a pasta gialla calibro 40/80 di origine francese, vendute alla rinfusa in casse, si attestano su una media di 0,85 il chilo. Provenienza italiana per la stessa tipologia di prodotto, anch’esso alla rinfusa in casse, con una media di 0,90 al chilo, mentre se confezionate in sacchi il prezzo medio scende a 0,80 al chilo. Più economiche, infine, le patate a pasta gialla provenienti dall’Olanda, distribuite alla rinfusa in sacchi, con una media di 0,75 il chilo. Per quanto riguarda le varietà rosse calibro 40/80 di origine italiana, anch’esse alla rinfusa in casse, quotano un prezzo medio di 0,85 il chilo.

Cipolle di Tropea oltre i 2 euro,  le dorate intorno all'euro

Nel comparto cipolle, le cipolle piatte bianche fresche di origine italiana, confezionate in monostrato, raggiungono una media di 1,90 al chilo. Le pregiate cipolle rosse di Tropea, provenienti dalla Calabria e intrecciate in mazzi, si collocano su una media di 2,15 al chilo. Per le cipolle tonde dorate di calibro 60/80 italiane, alla rinfusa in casse, la quotazione media è di 1,05 al chilo, mentre lo stesso prodotto, ma di origine tedesca e confezionato in sacchi, scende a 0,85 al chilo. Le cipolle tonde rosse calibro 60/80 provenienti dall’Olanda, sempre alla rinfusa e in casse, si posizionano su una media di 1,10 al chilo.


Completano il quadro i cipollotti: i cipollotti bianchi italiani, venduti in mazzi, hanno un prezzo medio di 2,10 a mazzo, mentre i cipollotti rossi di Tropea IGP, provenienti dalla Calabria, sempre in mazzi, si attestano su una media di 2,40 a mazzo.


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