La XXI Giornata della Noce all'azienda San Martino di Forlì ha rappresentato il momento culminante del concorso “Ti affido un noce”, promosso da New Factor Spa, che ha coinvolto i consumatori di tutta Italia nella scoperta diretta della filiera Noci di Romagna. I vincitori, infatti, hanno potuto visitare i noceti e, dalla raccolta al confezionamento, toccare con mano la qualità, la sostenibilità e l’impegno che stanno dietro a ogni singola noce.
Questo approccio esperienziale ha permesso di creare un legame autentico tra consumatore e prodotto, valorizzando una noce fresca, sostenibile e dal forte legame territoriale. È proprio questa la chiave vincente su cui New Factor, promotrice della filiera, ha costruito una proposta solida e distintiva per la Gdo.
Inizia la raccolta delle noci all'Azienda San Martino
Tra le eccellenze della filiera c'è il progetto “In-Noce” (2017-2025), che ha portato la produzione delle Noci di Romagna a circa 800-1.000 tonnellate l'anno. Per rispondere alla crescente domanda, New Factor sta lavorando alla creazione di un consorzio che mira a portare la produzione a 2.500 tonnellate annue nei prossimi anni, coinvolgendo anche agricoltori veneti. L’obiettivo è diventare il più grande polo della nocicoltura italiana.
Alessandro Annibali, Amministratore delegato di New Factor, sottolinea: "Il progetto Noci di Romagna è sintesi di innovazione, qualità e valorizzazione del territorio. Offriamo un prodotto fresco e differente rispetto alle alternative d’importazione, con attenzione a sostenibilità, tracciabilità e valori nutrizionali. Siamo orgogliosi di portare questa eccellenza in tutti i principali canali di vendita italiani".
La lavorazione delle noci
Rispetto alle noci d’importazione, spesso soggette a lunghi trasporti e processi di essiccazione più intensi con umidità ridotta fino al 2%, le Noci di Romagna vengono essiccate delicatamente fino a un massimo del 7%. Questo metodo garantisce un sapore più fresco e intenso, oltre a una migliore conservazione dei nutrienti.
L’azienda adotta pratiche agronomiche sostenibili, controlli qualitativi integrati, impegno per ridurre i residui chimici, impianti fotovoltaici e riciclo delle acque e, continua Annibali, ora vuole "ampliare la distribuzione e le occasioni di consumo, promuovendo un rapporto sempre più stretto tra consumatore e filiera, basato su trasparenza e rispetto ambientale".

Il passaggio decisivo: la comunicazione in store
Non solo. Sull’esperienza di “Ti affido un noce”, si potrebbe costruire un modello comunicativo innovativo in reparto per rafforzare l’identità del prodotto e creare valore nell’esperienza d’acquisto.
Annibali è chiaro: "Siamo disponibili e pronti a collaborare con le insegne distributive per portare materiale direttamente nei punti di vendita. Raccontare la storia delle Noci di Romagna dove vengono esposte è la strada per trasformare l’acquisto in un’esperienza consapevole, generando differenziazione, partecipazione e fidelizzazione".
In un mercato sempre più competitivo e orientato all’autenticità, la comunicazione in store, supportata da elementi visivi e attività coinvolgenti, diventa un asset strategico per valorizzare i prodotti italiani di eccellenza, come le Noci di Romagna, e per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più informato e attento.