Con l’allestimento dell’ultimo dei tre campi sperimentali si aprono completamente le porte alle prove relative alla seconda annualità del progetto “Tecniche agronomiche innovative per elevare il contenuto di sostanza secca e il grado brix nel pomodoro da industria”, realizzato con la responsabilità scientifica del Crea Of di Pontecagnano, la collaborazione del Crea Aa di Bari, il coordinamento di Italia Ortofrutta – Unione nazionale e il co-finanziamento di 11 Op del comparto associate all’unione (Apopa, Aoa, Apoc Salerno, Terra orti, Assodaunia, Op Mediterraneo, Ortofrutta Sol Sud, Asport, Op Ferrara, Asipo, Apo Gargano).
L’obiettivo del progetto è quello di migliorare, mediante soluzioni/tecniche innovative (disponibili in commercio e/o derivanti da studi di ricerca pregressa), le caratteristiche tecnologiche della materia prima da avviare alla trasformazione, e di trasferire i risultati alle Op del comparto per aumentare la competitività delle aziende.

Allestimento campo sperimentale Op ortofrutta Sol Sud – Foggia (19/5/2020)
“Oltre che delle attività tecnico-scientifiche e delle attività sperimentali che si stanno realizzando siamo molto soddisfatti del clima di collaborazione e del dialogo che si è instaurato tra il mondo della produzione agricola e quello della ricerca – spiega Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta. Eravamo consapevoli del fatto che i nostri Istituti di ricerca fossero ricchi di professionalità e di persone che fanno con passione il loro lavoro come del resto il mondo delle Organizzazioni dei produttori. Essere riusciti a far lavorare insieme e su obiettivi comuni queste professionalità in un’ottica di trasferimento delle innovazioni è fondamentale per far evolvere e rendere più competitiva la nostra ortofrutticoltura. Va dato atto ancora una volta alla lungimiranza delle norme dell’Ocm e alle Istituzioni che le applicano: riuscire a far dialogare le imprese con la componente scientifica è un binomio vincente per rimanere competitivi”.
I risultati preliminari del progetto – annualità 2019
Durante la prima annualità del progetto a valere sulla Misura 4 “Ricerca e produzione sperimentale” dei programmi operativi, spiega il responsabile scientifico, Mario Parisi, sono stati ottenuti interessanti risultati preliminari specialmente sui seguenti aspetti: “Riguardo alla prova P1 (Apporti supplementari di potassio per via fogliare, impiego di antitraspiranti e di biostimolanti), l’effetto sulla qualità del prodotto è stato generalmente modesto, con qualche risultato positivo più evidente su RS e RO, nell’ambiente di Foggia. La riduzione programmata dell’irrigazione (prova P2) non ha ridotto significativamente la produzione e, al contempo, ha migliorato tendenzialmente la qualità delle bacche – continua Parisi – Riguardo alla prova di confronto varietale (P3), gli ibridi standard/di riferimento (soprattutto varietà allungate), hanno fornito buone performance con differenze in funzione dell’ambiente di coltivazione, mentre, tra gli ibridi innovativi SV8840TP (per i “tondo/squadrati”) e SV5197TP (per gli “allungati”) si sono particolarmente distinti per qualità e quantità delle produzioni”.
Le prove sperimentali previste per l’annualità 2020
Al fine di valutare gli effetti dell’annata di coltivazione sulle tesi in prova, è previsto un secondo anno di sperimentazione con una metodologia ed una dislocazione geografica dei campi quanto più analoga a quella dell’annualità precedente.
Le prove sperimentali saranno condotte, anche quest’anno, su terreni di tre importanti areali di coltivazione del pomodoro da industria: Emilia Romagna (Ferrara, gestita da Op Ferrara, all’Azienda Sivieri Dario), Campania (Marigliano, Napoli, gestita da Apopa, nell’Azienda Tommaso Terracciano) e Puglia (Foggia, loc. Arpinova, gestita da Ortofrutta Sol Sud, all’Azienda Iacullo Benvenuto Michele).

Allestimento campo sperimentale Op Apopa – Campania (24/4/2020)
Da un punto di vista scientifico, in estrema sintesi, saranno svolte tre prove sperimentali. La prima sull'utilizzo di preparati innovativi commerciali; la seconda sulla modulazione dell’irrigazione e la terza sul confronto varietale. Saranno valutati cinque ibridi a bacca allungata e cinque tondo/squadrati. Per la tipologia “lungo”, nel secondo anno di prova, Taylor e SV5197TP, che hanno fornito nell’anno precedente buone performance quanti-qualitative, verranno confrontati con treibridi innovati e ancora in fase di espansione (Fred, Isi 18205, Solerex). Mentre per il “tondo/squadrato”, i migliori ibridi dell’annata precedente (Heinz1766, Liternum e SV8840TM) saranno posti a confronto con Vulspot e Ug 15908, di più recente costituzione.
Il Crea, con il supporto tecnico delle tre Op, effettuerà una serie di rilievi durante il ciclo colturale, alla raccolta e sul prodotto maturo allo scopo di evidenziare l’effetto dei trattamenti/soluzioni adottati, sulla produttività e sulle caratteristiche tecnologiche della materia prima.