25 marzo 2008

Cosa si nasconde dietro il marchio Fairtrade

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Mentre la “Fairtrade Foundation” lancia il suo piano quadriennale per rivoluzionare il mercato globale, si riaccendono le polemiche sul mercato equo e solidale. L’Istituto di studi economici Adam Smith ha pubblicato un pamphlet, intitolato “Unfair trade”, l’ingiusto mercato, che svela il volto segreto del Fairtrade. Solo un ristretto numero di agricoltori, ottenendo la certificazione dalla Fairtrade Foundation, può vendere i suoi prodotti ad un prezzo più alto, ai danni di tutti gli altri coltivatori che non hanno il marchio Fairtrade. Inoltre la maggior parte di questi agricoltori lavora in Messico, un paese già abbastanza sviluppato, mentre pochi in paesi davvero in difficoltà come ad esempio l’Etiopia. Solo il 10% dei guadagni va ai produttori. Sono queste le principali verità nascoste del Fairtrade secondo la ricerca dell’ASI. Immediata la replica della Fairtrade Foundation che afferma che il mercato equo e solidale sta già aiutando 7 milioni di persone e che le accuse dell’Adam Smith Institute contraddicono in maniera assoluta l’esperienza lavorativa della fondazione con gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo.

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