L’etichetta è il primo contatto tra consumatore e produttore e pertanto, soddisfare la sua esigenza di informazioni complete e trasparenti, è il primo passo per dare vita a una relazione stabile. E' la premessa da cui parte anche la 17esima edizione dell’Osservatorio Immagino (giugno 2025), che ha individuato alcuni trend chiave.
Tra questi la crescita dei prodotti made in Italy, il consolidamento dei segmenti free-from (dunque privi di zuccheri, di lattosio, di glutine) e rich-in (dunque ricchi di fibre, vitamine, potassio, ) l’ascesa di prodotti con ingredienti funzionali e salutistici, la diffusione di packaging sostenibili e dichiarazioni ambientali.
Il report in sintesi
Prima di entrare nel merito dei contenuti, una premessa metodologica è doverosa: la 17esima edizione dell’Osservatorio Immagino incrocia le informazioni riportate sulle etichette di oltre 145mila prodotti digitalizzati nell'anno terminante a dicembre 2024 dal servizio Immagino di Gs1 Italy Servizi (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni NielsenIQ sul venduto (retail measurement service) e consumo (consumer panel).
L'ortofrutta come ingrediente salutare
Sebbene non sempre analizzata nello specifico, l'ortofrutta è comunque interessata dalle analisi dell'Osservatorio. Nel segmento degli ingredienti benefici, per esempio, emerge d sempre che frutti quali l'avocado, il mango, i piccoli frutti e la melagrana registrano importanti tassi di crescita, rispondendo alla domanda di alimenti naturalmente funzionali e ricchi di nutrienti.
Più in generale, il quadro che dipinge l'’Osservatorio Immagino vede le referenze ortofrutticole associate a una serie di valori, tra cui la funzionalità nutrizionale, la sostenibilità ambientale, la filiera garantita e l'innovazione di prodotto e packaging.
In particolare, nell'arco del targate 2024, le innovazioni hanno riguardato principalmente i superfruit come mango, mirtillo e cocco, che costituiscono l’11,9% della numerica e il 6,9% del giro d’affari, e che sono state rappresentate in particolare da gelati e yogurt nel food, da bagno-doccia nel no food.
Questi prodotti hanno una presenza superiore alla media del paniere anche tra gli ingredienti traditional (per esempio caramello, pistacchio, nocciola, vaniglia e cacao), dove accomunano l’11,7% delle referenze e incidono per il 5,9% sugli incassi. Le categorie a maggior tasso di novità sono state gelati, snack dolci, merendine e insalate arricchite.
Packaging sostenibile e riciclabilità
Il comparto ortofrutticolo si distingue anche per l’impegno nella sostenibilità ambientale. Oltre il 90% dei prodotti presenta confezioni con indicazioni di riciclabilità, un dato superiore alla media del food&beverage, segno di una filiera sempre più attenta al packaging green e alle aspettative dei consumatori in tema ambientale.
Claim che piacciono all'ambiente
Tra i claim più votati ai temi della sostenibilità e della salute del consumatore, ci sono quelli che fanno riferimento all’assenza di pesticidi e glifosato. Nel merito, le referenze con indicazione zero residui sono cresciute del 43,4% a volume e del 67,4% a valore.
Le vendite dei prodotti con claim senza glifosato segnano un +34,2% a volume e +42,2% a valore. dati che confermano una crescente attenzione attenzione del consumatore verso un’agricoltura più trasparente, sicura e rispettosa della salute umana e dell’ambiente.
Identità territoriale e filiera corta
L’ortofrutta beneficia anche della spinta verso il made in Italy e la valorizzazione delle origini: i prodotti con indicazioni regionali crescono del 10,6% a volume e 14,9% a valore. Le referenze con marchi Dop aumentano dell'1,6% a volume e 9,1% a valore.
In particolare, i lanci del 2024 si sono concentrati soprattutto in due aree: l’8,9% delle novità era costituito da prodotti Dop e l’8,2% aveva in etichetta la bandiera italiana (soprattutto tonno sott’olio, verdure di quarta gamma e mozzarelle di latte vaccino). L’incidenza dei lanci è risultata, invece, allineata alla media del grocery nei prodotti di filiera, nei quali l’innovazione ha riguardato soprattutto verdure di quarta gamma, latte fresco e surgelati vegetali.