02 dicembre 2020

Clementine italiane: calibri piccoli, ma di elevata qualità

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La parte centrale della campagna di commercializzazione delle clementine si sta caratterizzando per una complessiva pesantezza di mercato, con pericolosi ristagni a livello dei consumi e, soprattutto, per le conseguenti enormi difficoltà reddituali delle aziende agricole produttrici.

Oltre alle strutturali problematiche di questa produzione, la stagione 2020 sembra contraddistinguersi per la presenza sul mercato di un surplus produttivo ruspetto agli altri anni, e con calibri piccoli o medio-piccoli.

La filiera raggruppata nell'Organizzazione interprofessionale – che interviene collettivamente a livello precompetitivo – ha predisposto un breve messaggio istituzionale inserito sui banchi ortofrutta già dal fine settimana e rivolto direttamente al consumatore sul punto di vendita, ricordando che quest’anno l’andamento climatico ha determinato una naturale maggiore presenza di clementine di piccolo calibro e che anche le clementine più piccole contengono tutte le caratteristiche organolettiche, nutritive e salutari, sapore e dolcezza tipici di questo piccolo agrume dalle grandi virtù.

“Resta ancora un mese pieno per la commercializzazione delle clementine italiane e il nostro messaggio volutamente generico sia del primo manifesto istituzionale, sia di questa informazione sul punto di vendita, conferma la cifra comunicativa che le diverse fasi della filiera – insieme – rivolgono al consumatore – spiegano dall'Organizzazione – valorizzazione dell’origine italiana e della stagionalità, impegno della produzione per i più alti standard qualitativi e vicinanza con i territori maggiormente vocati e specializzati”.

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