A Macfrut 2025 è in programma, il 7 maggio alle ore 14:30, l'appuntamento di rilievo con l'evento "Women4AgroInnovation", organizzato nell’ambito del progetto CAP4AgroInnovation – Agrifood Edition, co-finanziato dall’Unione europea.
Tra le protagoniste c'è Simona Caselli, figura di spicco nel panorama agroalimentare europeo in qualità di capo Affari europei di Legacoop Agroalimentare.
Già assessora all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, e forte di un'esperienza pluriennale nel sistema cooperativo culminata con la presidenza di Areflh (Rete delle regioni frutticole, orticole e floricole europee) per tre mandati consecutivi, Caselli porterà a Macfrut una visione privilegiata sulle politiche europee e sulle interlocuzioni con la Commissione.
Tra l'altro, il suo ruolo attuale in Legacoop Agroalimentare le consente di essere costantemente aggiornata sulle priorità e le strategie a livello comunitario, partecipando attivamente anche alle riunioni del Copa Cogeca, la rappresentanza europea delle cooperative agricole.
La sua presenza al Women4AgroInnovation rappresenta un'occasione preziosa per fare il punto sulle dinamiche comunitarie che impattano direttamente il settore ortofrutticolo italiano.
Agenda europea per l'ortofrutta
L'attenzione di Simona Caselli si concentra in particolare sulla nuova Commissione Europea guidata dal commissario per l'Agricoltura e l'alimentazione, Christophe Hansen: "Il primo - dice Caselli a myfruit.it - a occuparsi dell'intera filiera agroalimentare. Un cambiamento significativo che potrebbe portare a dinamiche più favorevoli per il settore primario".
Per Simona Caselli, il documento programmatico sulla "Visione per l'agricoltura e l'alimentazione" introduce elementi interessanti per l'ortofrutta e per il ruolo delle donne in agricoltura, con un approccio generale orientato alla ricerca di soluzioni piuttosto che alla semplice identificazione di problemi.
"E’ chiaro, però, che al momento l’attenzione di tutti è sul budget della prossima Pac - precisa - Budget che solo se adeguato alle ambizioni potrà permettere di raggiungere gli obiettivi enunciati nella Vision; in particolare, ci si sta battendo perché la Pac possa mantenere anche per il futuro un budget separato, specifico e di dimensione almeno pari a quello attuale aggiornato all’inflazione".
Innovazione, sostenibilità e il ruolo chiave delle donne
"Un focus importante - spiega Caselli - riguarda il sostegno all'innovazione tecnologica come strumento chiave per affrontare il cambiamento climatico, con un'attenzione particolare ai progetti di ricerca. Progetti che, sappiamo, vedono un'ampia partecipazione femminile. Altri temi cruciali sul tavolo europeo includono la gestione della crisi produttiva, l'inflazione, il calo dei consumi e la definizione di strategie di resilienza idrica per le colture".
Proprio in quest'ambito, la vision europea annuncia una nuova strategia per il rinnovo generazionale, un filone di lavoro sull’allevamento, un sistema di valutazione sostenibile, una strategia digitale per l’agricoltura e, anche, un piano d'azione per la valorizzazione delle donne in agricoltura, prevedendo misure di formazione e un accesso preferenziale a supporti finanziari.
Sul fronte specifico dell'ortofrutta, Caselli evidenzia come la nuova Commissione sembri adottare un approccio più cauto, concentrandosi sulla promozione di diete sane a livello locale e sulla revisione del programma "Frutta nelle scuole". Un aspetto che potrebbe apparire riduttivo rispetto alle aspettative del settore, come evidenziato dai recenti rilievi e posizioni pubbliche di Freshfel.
Maggiori dettagli sui contenuti specifici di tutte queste politiche dovrebbero emergere l'8 maggio alla Conferenza di alto livello sulla Visione europea per l’agricoltura che si terrà a Bruxelles.
Dall'aggregazione al packaging: sfide concrete per il settore
Un provvedimento di grande rilevanza per l'ortofrutta in fase di approvazione è la Proposta di regolamento per il miglioramento della posizione degli agricoltori nella filiera. Il testo riconosce l'importanza dell'aggregazione, proponendo misure per rafforzare le Organizzazioni di produttori (Op) e le loro Associazioni (Aop), aprendo anche a soluzioni - "in verità non chiarisime" - per le Op non riconosciute, per favorirne la diffusione anche nei Paesi dell'est, ancora poco organizzati.
"L’aggregazione viene giustamente ritenuta fondamentale sia per la diffusione dell’innovazione, sia per la contrattazione con la Grande distribuzione organizzata (Gdo) da una posizione di maggior forza", ribadisce Simona Caselli.
"Ma non mancano le sfide - osserva ancora - come la complessa questione del packaging e il tentativo di evitare 27 differenti legislazioni nel mercato unico, un tema su cui siamo sempre attivamente impegnati come Areflh per evitare liste nazionali di esenzioni di divieto di packaging che farebbero impazziere gli esportatori".
"Altra questione rilevante è il rinvio di due anni della normativa sulla Rendicontazione sociale e ambientale delle imprese (CSRD e CS3D, ndr), a causa dell'eccessiva quantità di dati richiesti e rispetto alla quale ci si attende una ulteriore semplificazione del tipo e numero di indicatori, oltre che una esenzione delle piccole aziende familiari delle filiere".
Un altro tema cruciale, citato da Caselli, riguarda il futuro degli agrofarmaci, con la necessità di bilanciare la tutela della produzione con la sicurezza per la salute. "La Vision europea sembra orientata a non eliminare molecole in assenza di alternative - anche se ovviamente salvaguarda il motivo finora alla base dei divieti, ovvero il grave rischio per la salute umana - ma mostra anche un forte impegno ad accelerare l'autorizzazione di agrofarmaci a base organica e biologica, di cui c'era assoluto bisogno visto che al momento ci vogliono dai 5 ai 7 anni", commenta l'esperta.
Insomma, la partecipazione di Simona Caselli a "Women4AgroInnovation" (per partecipare iscriversi qui) si preannuncia come un momento di confronto fondamentale per comprendere meglio le dinamiche europee e le opportunità per il settore ortofrutticolo italiano, con la consueta attenzione che la dirigente di Coop agrolaimentare ha sempre dimostrato per il ruolo e il contributo delle donne in questo scenario.