Il punto di Fruchthandel

20 giugno 2025

Aldi: fusione all'orizzonte per i discount tedeschi?

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Si sta profilando una rivoluzione nel panorama dei discount tedeschi? Secondo Michael Schotten su Fruchthandel, un articolo pubblicato su una delle principali riviste economiche tedesche ha riacceso le speculazioni su una imminente fusione tra Aldi Süd e Aldi Nord

Una notizia imperdibile per tutte le redazioni economiche, che hanno immediatamente colto la palla al balzo senza però essere in grado di fornire ulteriori informazioni. Come c'era da aspettarsi, né Aldi Süd né Aldi Nord hanno commentato in alcun modo le voci. Finora, però, non hanno nemmeno smentito ufficialmente, alimentando immediatamente i sospetti. 

In ogni caso, non sono solo semplici speculazioni a giustificare un tale livello di attenzione. Oltre all'affascinante storia di Aldi e ai numerosi miti che circondano l'impero dei fratelli Albrecht, l'intera vicenda ha anche un fondamento di verità. Negli ultimi anni, non solo le famiglie dietro le società si sono avvicinate, ma si è anche arrivati a una collaborazione concreta in diversi settori.

Verso una collaborazione più profonda

Questa collaborazione si è manifestata, ad esempio, nel settore della pubblicità e della gestione dei marchi. Ma anche nell'acquisto di diverse categorie di prodotti che si volevano unificare per liberare ulteriori sinergie. Dopotutto, anche altri rivenditori al dettaglio non lasciano nulla di intentato per ottenere vantaggi negli acquisti o in altri settori aziendali strategicamente importanti. 

Secondo alcuni addetti ai lavori, però, ultimamente si è fatto un passo indietro e l'attenzione si è concentrata solo sull'aggregazione dei volumi di merce. "Forse un indizio del fatto che non si vuole spingersi troppo oltre con la collaborazione? Che da entrambe le parti dell'equatore Aldi si preferisce continuare a tutelare i propri interessi?", si chiede Schotten.

Sfide e complessità di una fusione

Qualunque sia l'esito finale, una cosa è certa fin dall'inizio: anche se ci fosse sufficiente buona volontà da entrambe le parti e una fusione fosse economicamente sensata, un processo del genere non potrebbe comunque avvenire dall'oggi al domani, né dal punto di vista organizzativo né da quello atmosferico. Infatti, non si tratterebbe solo di fondere processi e settori aziendali altamente complessi, ma anche culture aziendali che si sono sviluppate nel corso di molti anni. Proprio in questo ambito, come è noto, si nascondono innumerevoli imprevisti e insidie, senza contare la verifica antitrust ancora in sospeso.

La pressione competitiva sul discount

Forse non è un caso che le speculazioni su una fusione di Aldi stiano prendendo piede proprio in un momento in cui le lotte per la distribuzione nel settore alimentare al dettaglio sono alimentate da aggressive promesse di riduzione dei prezzi

I discount devono fare qualcosa, perché il trading down degli anni 2023 e 2024 a loro favore è ormai un ricordo del passato. Sono costretti non solo a riaffermare la propria posizione nei confronti dei rivenditori con assortimento completo, ma anche tra di loro. 

Le conseguenze a lungo termine per il settore ortofrutticolo, particolarmente volatile per sua natura, sono difficili da valutare, ricorda Michael Schotten. In linea di principio, gli ingenti investimenti effettuati dai discount negli ultimi anni nei loro reparti ortofrutticoli hanno portato questo gruppo di prodotti ancora più al centro dell'attenzione. 

Da un lato, ciò è positivo perché aumenta il valore dell'assortimento, sia in termini di posizionamento sia di immagine. Dall'altro lato, per garantire la sopravvivenza della produzione tedesca di frutta e verdura, è auspicabile che questa maggiore attenzione non venga ottenuta a scapito del prezzo.


Fonte: Fruchthandel Magazin

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