Arcadia_top news generale_22apr-12mag_2024
Packaging e Tecnologie

A Tarquinia il parco agrivoltaico più grande d’Italia

L’impianto in provincia di Viterbo produrrà circa 280 GWh per il fabbisogno energetico di 111mila famiglie

Cresce la fame di energia pulita, a gennaio le domande ricevute da Terna avevano raggiunto i 340 GW su eolico e fotovoltaico, esplodono i progetti per far partire le comunità energetiche (solo la Regione Emilia Romagna ne ha ricevuto 141), ci sono progetti da 30 milioni di euro come a Piombino, si mettono in gioco aziende come Bonifiche Ferraresi o la Cooperativa agricola Terre dell’Etruria. Una transizione nutrita dagli investimenti come quello che annuncia Enel Green Power a Tarquinia, in provincia di Viterbio nel Lazio,  con il più grande impianto solare italiano e con la promessa dell’integrazione con le attività agricole, questa la paura di chi guarda con diffidenza l’agrivoltaico.

Un impianto per dare energia a 111mila famiglie

E’ un annuncio importante quello di  Enel Green Power  sul progetto di Tarquinia. Senza mezze misure: “Il parco solare più grande in Italia, che sarà anche il più grande impianto agrivoltaico a livello nazionale”. Vediamo i numeri: con la piena operatività produrrà circa 280  GWh ogni anno, si eviterà l’emissione di circa 130mila tonnellate di CO2  e il consumo di circa 26 milioni di metri cubi di gas. Combustibile fossile interamente sostituito da energia rinnovabile “prodotta a livello locale e in grado di soddisfare in maniera sostenibile il fabbisogno energetico di circa 111mila famiglie”.

Energia insieme all’attività agricola

Vanno bene i numeri sull’energia, ma il consumo di suolo fertile? Da Enel inviano rassicurazioni. Vediamo la tecnologia utilizzata: “Moduli fotovoltaici bifacciali, così si assorbisce energia solare sia sulla superficie anteriore sia su quella posteriore, montati su strutture ad inseguimento del sole, i tracker”. E’ l’agricoltura?  “Il parco sarà realizzato in un’area privata di un’impresa del territorio che collaborerà con Enel Green Power per integrare l’impianto con attività agricole: saranno coltivati foraggio e borragine nelle aree libere tra le file dei pannelli e nelle fasce di rispetto degli elettrodotti aerei, mentre nelle fasce perimetrali saranno impiantati ulivi”.

La complementarietà tra produzione energetica ed agricola è sottolineata da Salvatore Bernabei, CEO di Enel Green Power:  “Il parco solare in costruzione a Tarquinia  dimostra come sia possibile gestire in armonia la crescita delle energie rinnovabili e l’attività agricola. Sarà perfettamente integrato con il territorio e ospiterà colture al suo interno, generando ricadute positive per l’ambiente, l’economia e il territorio e contribuendo alla riduzione della dipendenza energetica dell’Italia”. Sul fronte occupazionale è previsto l’impiego  di circa 330 persone nei 13 mesi del cantiere.

Regole certe per salvare il suolo fertile

Per garantire uno sviluppo sostenibile della filiera, servono regole. Recentemente, per esempio,  la Regione Emilia Romagna ha approvato la norma per la localizzazione degli impianti. Una soluzione che ha trovato il consenso degli imprenditori agricoli con il direttore regionale Marco Allaria Olivieri: “Nelle aree agricole di produzione delle nostre eccellenze regionali, quali le coltivazioni certificate, le produzioni bio, quelle integrate, le denominazioni d’origine e geografiche protette e le superfici con coltivazioni che rispettano disciplinari di produzione, non si può occupare più del 10% nei terreni nella disponibilità del richiedente, ed utilizzando esclusivamente impianti agrivoltaici in modo da poter continuare l’attività agricola”.

(Visited 597 times, 1 visits today)