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Fotovoltaico nelle aziende: sale del 70% la potenza installata

Caab_Fotovoltaico
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Autore Redazione

Per EnergRed l’Italia deve velocizzare il processo di conversione alle rinnovabili

Con il caro bolletta, per il fotovoltaico è boom di richieste da parte dei privati cittadini ma anche ed in misura maggiore da parte delle aziende che, a causa dei costi dell’energia troppo elevati, rischiano quest’anno di mangiarsi i loro utili. Il prezzo dell’energia non si prevede infatti possa più scendere sotto i 100 euro/MWh: metterlo in evidenza è EnergRed impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare.

Con la metodologia care&share di EnergRed, non essendoci esborsi da parte del committente, l’Irr -il tasso interno di rendimento- è infinito. Insomma zero spese per il fotovoltaico. “Per chi ha cultura dell’impresa e capisce il significato della moltiplicazione del valore è un’opportunità irrinunciabile, soprattutto perché permette di salvare cassa, anzi di far crescere quella a disposizione delle attività core dell’azienda”. Parole di  Moreno Scarchini, Ceo di EnergRed.

Ma bisogna agire in fretta perché iniziano a scarseggiare i materiali per gli impianti, prodotti per lo più in Asia, che scontano le difficoltà del commercio globale in tempi di guerra. Già nel 2021 i bonus fiscali ed in particolare il superbonus 110% hanno spinto molto il solare fotovoltaico, così il materiale scarseggia.

“Avendo previsto l’aumento delle richieste, noi le forniture le abbiamo in continuo e siamo in grado di realizzare i nuovi impianti in tempi brevissimi” sottolinea Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.

Con altri player, invece, bisogna aspettare non meno di 4 mesi. Per avere il prodotto finito bisogna assicurarsi le forniture prevalentemente dalla Cina e per averle oltre ad un 5% di anticipo si è costretti a fornire una lettera di credito per il rimanente 95%, Insomma ci vogliono 4 mesi per avere, forse, una fornitura.

Un forte incremento delle rinnovabili

Quale è lo stato dell’arte? Gli analisti di EnergRed hanno aggiornato il bilancio. La nuova capacità di rinnovabili installata in Italia durante il 2021 è stata di 1.351 MW, con un incremento complessivo delle installazioni pari al +70% in termini di potenza rispetto al 2020 (790 MW), ma in linea con quanto misurato nel 2019 (rimbalzo post-pandemico a livelli comunque deficitari di sviluppo delle rinnovabili). I dati sono stati elaborati a partire dal report rinnovabili 2022 di Energy & Strategy Group.

Secondo il bilancio EnergRed 2022, in Italia abbiamo raggiunto solo un quinto degli obiettivi che in base al PNIEC avremmo dovuto rispettare per concretizzare i 120GW di potenza installata da fonti rinnovabili al 2030. In particolare il fotovoltaico, a cui spetta la fetta più importante, ha registrato una crescita della potenza installata del 4,4% contro il 23% atteso. Ancora al palo il geotermoelettrico ed il solare termodinamico.

“Il ritmo delle installazioni di fotovoltaico deve ora aumentare dai 4,9GWp all’anno ad almeno 5,4GWp per raggiungere gli obiettivi 2030. E per farlo non si deve solo velocizzare il processo di individuazione delle aree idonee, ora che per loro sono state definite delle corsie autorizzative preferenziali, ma soprattutto mobilitare il comparto industriale, dove è massima la possibilità di generale benefici tramite auto-consumo diretto, sia per le imprese che per il sistema Paese”, conclude  Moreno Scarchini.

Eppure il solare è fermo al 32% dell’obiettivo PNIEC, l’eolico al 47%. Il solare termodinamico è fermo allo 0% e rimane ferma la potenza installata nel segmento geotermoelettrico al 66% dell’obiettivo nazionale.

Fonte: EnergRed

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