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La Cina è entrata nel WTO

Dopo 15 anni di negoziati il paese asiatico di 1,2 miliardi di abitanti entra nell’Organizzazione Mondiale del Commercio

L’Organizzazione mondiale per il Commercio (Wto) ha annunciato ufficialmente il raggiungimento di un accordo formale che apre la strada all’ingresso della Cina nell’organismo nei mesi a venire. L’accordo è stato raggiunto a Ginevra tra Pechino e i suoi partner commerciali.

E’ la conclusione di 15 anni di negoziati. L’ingresso della Cina, quinta potenza commerciale al mondo, è stato possibile grazie ad un compromesso sulla disputa con Stati Uniti ed Unione Europea sull’ accesso al mercato cinese delle società assicurative.

Il documento sarà approvato a novembre nel Qatar, se non ci saranno rinvii a causa di una possibile reazione degli Usa agli attentati di questa settimana. In ogni caso, gli osservatori ritengono che l’accesso della Cina sia ormai certo per i primi mesi del prossimo anno, dopo la ratifica del trattato da parte del parlamento.

«È solo la fine dell’inizio – ha dichiarato il responsabile cinese dei negoziati, Long Yongtu – applicare l’accordo e divenire un buon membro della Wto sarà un lungo processo per la Cina». Il governo cinese ritiene che l’ingresso all’ organizzazione incoraggerà gli investimenti esteri, indispensabile per lo sviluppo economico e le esportazioni. Ma a breve termine, l’entrata nella Wto significherà la perdita di lavoro per milioni di contadini e dipendenti di imprese pubbliche i cui prodotti non potranno competere con la migliore qualità e i prezzi inferiori delle importazioni.

L’Ue è soddisfatta per l’accordo raggiunto a Ginevra. Per il commissario europeo al commercio, Pascal Lamy «è molto soddisfacente vedere che oltre 15 anni di duro lavoro hanno portato i loro frutti. L’accesso della Cina farà della Wto un organizzazione veramente globale».

L’accordo, raggiunto dopo la sigla giovedì scorso dell’ ultimo patto bilaterale ancora in sospeso – fra Cina e Messico – è stato rinviato in seguito agli attentati terroristici negli Usa. Il compromesso sulle società assicurative, solo un paragrafo in un documento di oltre mille pagine, che in sostanza dovrebbe dare eguali garanzie ad americani ed europei, è stato giudicato positivamente dalla delegazione cinese, ma secondo gli europei la formula trovata lascia spazio a future dispute.

«È una giornata storica», ha detto il portavoce della Wto Keith Rockwell, mentre tutte le delegazioni si congratulavano per la fine di questa «seconda lunga marcia» della Cina, dopo quella degli anni ’30 che portò Mao Zedong e il partito Comunita al potere. La Cina, un mercato di oltre 1,2 miliardi di persone, aveva fatto domanda di accesso al predecessore della Wto, il Gatt, 15 anni fa, ma l’ingresso è stato ritardato dalla repressione del dissenso e dal timore di una concorrenza illecita basata sul basso costo del lavoro.

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