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Logistica e Trasporti

Trasporto merci, senza corridoi verdi si rischia il caos

Da oggi i tamponi a Sadobre sono a pagamento (40 euro) e la capacità di carico dei treni è ridotta. Obbligatoria la registrazione in Germania

Si complica, causa pandemia, lo scenario logistico europeo. E pertanto, seguendo l’esempio del neo-ministro dei Trasporti Enrico Giovannini, Confagricoltura e Anita (Associazione del trasporto e della logistica di Confindustria) chiedono all’Europa che siano garantiti i corridoi verdi per il libero scambio delle merci tra gli Stati membri.

Nel frattempo, da oggi (23 febbraio) gli autisti diretti in Germania passando per il Tirolo dovranno pagare 40 euro qualora vogliano effettuare il tampone all’autoporto di Sadobre (Vipiteno, Bolzano).

La novità: esiti del test anche in italiano

In alternativa, possono arrivare al confine già in possesso del certificato di negatività, tenendo conto però di un dettaglio: il tampone deve essere stato effettuato nelle ultime 48 ore. Rispetto a qualche giorno fa, c’è una novità: gli esiti del test potranno essere scritti in italiano. Vienna ha infatti annunciato che non si limiterà ad accettare solo quelli in tedesco o in inglese.

Sul fronte del trasporto merci ferroviario, qualche complicazione: l’obbligo del certificato di negatività imposto all’ingresso di Germania e Austria è infatti necessario anche per i conducenti di treni il che, secondo Anita, starebbe rallentando il flusso dei convogli ferroviari merci.

A Sadobre tamponi a pagamento, obbligo di registrarsi in Germania

Da oggi i tamponi all’autoporto di Sadobre (Vipiteno) non sono più gratuiti, ma costano 40 euro. Il servizio è attivo sette giorni su sette, dalle cinque di mattina fino alle 22; una volta effettuato il test, il certificato medico con il risultato viene consegnato immediatamente agli autisti, in modo che possano proseguire il viaggio (se negativi) senza ulteriori fermi.

La Camera di commercio di Bolzano ha inoltre reso obbligatoria la registrazione digitale di accesso degli autisti (questo il link per la versione in italiano), in modo che annuncino il proprio arrivo prima di entrare fisicamente in territorio tedesco.

Anita: “Ridotta la capacità di carico dei treni merci”

Secondo Anita, a seguito delle misure limitative anti-Covid imposte dalla Germania anche ai conducenti dei treni, si sta verificando una riduzione della capacità del trasporto ferroviario di merci attraverso il Tirolo, in direzione Italia, dovuta alla mancanza di macchinisti e quindi delle locomotive che trainano i treni.
Secondo l’associazione, la capacità di carico complessiva è ridotta da 1.600 a 1.450 tonnellate/treno.

“Il disagio riguarda solamente il traffico da nord a sud – ha commentato il presidente dell’associazione Thomas Baumgartner – ma dobbiamo, purtroppo, registrare una ridotta capacità di trasporto combinato ferroviario di merce diretta in Italia, dalla Germania e dai Paesi del nord Europa. E questa si somma ovviamente alle limitazioni al trasporto stradale sull’asse del Brennero, che non può quindi, in questo momento, nemmeno fare affidamento sul trasferimento modale delle merci” .

Confagricoltura: “L’Ue assicuri la libera circolazione delle merci”

In vista della riunione (in videoconferenza) in programma il 25 e 26 febbraio che vedrà i capi di Stato e di governo della Unione europea fare il punto sul coordinamento delle iniziative per fronteggiare l’emergenza sanitaria, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha commentato: “La Commissione europea deve assicurare la libera circolazione delle merci tra gli Stati membri. Occorre assolutamente evitare la situazione di caos nei trasporti che abbiamo già sperimentato nei primi mesi dello scorso anno. Va garantito il funzionamento dei corridoi verdi per fare in modo che i valichi di frontiera restino aperti a tutti i veicoli adibiti al trasporto merci”. Dunque, senza tamponi obbligatori per nessuno.

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