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Ingrosso

Anche oggi fermo il Mof di Fondi, merce dall’estero

camionisti fondi

Domani forse si riprende, ma la rabbia è tanta. Passa lo straniero che approfitta della situazione

Al mercato di Fondi anche oggi non si è lavorato per l’astensione dei camionisti. La protesta è nazionale, ma a macchia di leopardo e i prodotti seppure in quantità minore circolano e approdano a destinazione. Una situazione che limita la forza della contestazione e forse domani, in queste ore è in corso una riunione, si dovrebbe riprendere il lavoro. Il condizionale è d’obbligo. La rabbia è tanta, ma se non scioperano tutti gli interessati gli effetti della protesta sono minori. Nei mercati del nord lamentano la mancanza dei prodotti del sud,  ne approfittano dall’estero, spagnoli in prima fila.

Al Mof di Fondi anche oggi non si è caricato

A Fondi abbiamo sentito Gianpaolo Forcina, rappresentante di Fedagro e Assomercati, sulla situazione: “Oggi come ieri non si è caricata la merce. Non ci sono stati blocchi, tutto nella legalità. Ma viaggiano i camion dalle altre regioni. Si rischia un cortocircuito legato a Fondi. E’ in corso una riunione, non c’è niente di sicuro e attendiamo gli sviluppi”. Forse ci sarà una ripresa dell’attività, ma la rabbia è tanta e c’è solidarietà tra categorie diverse. Si deciderà questa sera.

Nei mercati del nord passa lo straniero

Come ha inciso sui mercati all’ingrosso del nord  questa protesta concentrata in alcune  regioni del sud? Lo abbiamo chiesto a un grossista di Milano, in particolare sulla eventuale mancanza di prodotto. “Praticamente tutta la produzione del meridione mentre dalle aziende del nord, sia est sia ovest, non ci sono particolari problemi“. La produzione estera? “Al momento sta godendo dì questa congiuntura particolare  e prevalentemente la produzione spagnola“. Parole di Salvatore Musso, responsabile commerciale della società Masterfruit S.r.l. di Milano.

Come sarà l’evoluzione nei prossimi giorni? “Le aziende dei trasporti si lamentano dei rincari sul carburante e hanno deciso di spegnere i camion, solo che questa decisione penalizza dì più la produzione che vede il prodotto andare a male perché non può arrivare nei mercati. Nei prossimi giorni sarà peggio”. La situazione è destinata a restare incandescente.

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