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Ingrosso

Dai mercati: si vendono mele e pere, soffrono gli agrumi. Su zucchine e melanzane

mercato catanzaro

I grossisti: “A noi nessun ristoro, eppure il calo di fatturato per molti è evidente. Per alcuni fino al 50%”

Finite le feste le vendite ristagnano ancora nei mercati all’ingrosso. In questo andamento piatto la frutta però si vende: mele e pere con buoni prezzi, soffrono, invece, gli agrumi. Prezzi bassi per finocchi e carciofi, non esaltanti per i pomodori, alti per zucchine e melanzane siciliane. Oggi ci siamo concentrati sui mercati del centro sud da Pescara a Catanzaro in Calabria.

A Pescara si vende bene il Tarocco Ippolito

Nel mercato abruzzese incontriamo Vincenzo Palestini, referente di Fedagro Pescara e presidente nazionale del gruppo giovani dell’associazione, che scatta una istantanea sull’andamento degli scambi: “Subito dopo la fine delle feste abbiamo registrato una flessione che persiste, i clienti ci riferiscono che le vendite non sono brillanti“. Un andamento simile ad altre piazze italiane. Vediamo però gli articoli che si vendono di più in questa stagione: “Gli agrumi con le arance Navel, poi molto apprezzato e si sta vendendo bene il Tarocco Ippolito a buccia rossa. E’ molto buono e soprattutto garantisce un buon rapporto qualità prezzo. Il calibro da spremuta va da 1,30 a 1,50 per arrivare fino a 1,80/2 euro”. Passiamo alle clementine: “La campagna italiana sta finendo, siamo agli sgoccioli e si passa, quindi, al prodotto spagnolo che si vendicchia. Il prezzo per il calibro mediano va 1 a 1,10 fino 1,40 euro in base a calibri e pezzature”.

Bene mele, pere e kiwi. Giù ananas e sempre su le zucchine

Si difendono bene mele e pere: “Per le prime si vene bene la Golden classica, di varie tipologie e sia prima sia di seconda, ma è richiesta anche la Stark e la Fuji resta sempre molto apprezzata”. C’è mercato anche per le pere “E’ il momento dell’Abate. Noi abbiamo la pera Opera che sta tra 2 e 2,30 euro, poi una seconda scelta che quota da 1,30 a 1,50 e naturalmente ci sono le altre varietà ma ora vendono meno”. Va pure il kiwi, dove c’è una gran varietà di prodotto: “Dal Farfalla, destinato in particolare ai mercati rionali, intorno ai 0,70 alle altre varietà con la qualità media che quota 1,30 e quella alta 1,60 euro“. Anche a Pescara confermano i prezzi alti di zucchine e melanzane, la stabilità del pomodoro e la caduta dell’ananas. “Nelle feste c’era buona richiesta e poca offerta, dopo si è tenuto un prezzo più alto e ora si fa fatica a vendere. Sull’esotico si è ormai affermato, nonostante la ristorazione in difficoltà, l’avocado: dal Pinkerton alla varietà Hass“.

Crollo delle vendite a Catanzaro

Palmino Rotundo

Palmino Rotundo Catanzaro

Nel  mercato calabrese l’analisi è a cura di Palmino Rotundo, presidente di Fedagro Catanzaro, che racconta delle conseguenze della pandemia: “Il mercato di Catanzaro soffre, siamo in zona arancione e parecchie strutture non vanno: i mercati rionali per esempio, qualcuno funziona e qualcuno no.  Anche perché la gente ha  paura di uscire e  lì non c’è un controllo come nei supermercati con i numeratori”. Situazione più che grigia. “Si lavora molto meno, anche il 50% di perdita. Ho segnalato i problemi all’ente gestore. Poi siamo rimasti fuori dai ristori nonostante  il calo di fatturato e non possiamo licenziare. Io, per esempio, servo tutte le scuole e sono quasi sempre chiuse e quando aprono manca la mensa“. Come dargli torto.

Carciofi a 0,20 euro, finocchi a 0,30 e arance a 0,50 euro

Vista la situazione generale si vendono i prodotti a basso prezzo. In particolare quelli di produzione locale. A iniziare dai carciofi: “Abbiamo il Violetto a 0,20 euro, il Madrigal a 0,28, Opal a 0,15 e sono bassi anche i prezzi dei finocchi dove siamo intorno a 0,30/0,40, c’è tanta produzione a Isola di Capo Rizzuto“. Restiamo in tema di prodotto calabrese con le clementine: “Vanno da 0,30/0,40 ma siamo a fine campagna, si sta iniziando con i mandarini tardivi e siamo intorno a 0,70 mentre le arance Navel quotano 0,40/0,50  e il Tarocco nucellare  0,50/0,70 euro”.

mercato catanzaroLe patate della Sila a 0,40 e le zucchine a 2,40 euro

Altri prodotti locali: “Il broccolo nero a 0,50, le rape a 0,40 e gli spinaci a 1 euro. Siamo a terra con i prezzi delle patate, quelle molto buone della Sila, a 0,40 di euro”. I pomodori  arrivano soprattutto dalla Sicilia: “Il Pixel da 0,80 /0,90, il ciliegino a 1,20, il grappolo rosso a 0,70/0,80 mentre il grappolo da insalata a 0,60 euro“. La Calabria non fa eccezione per i prezzi alti delle zucchine: “Sono intorno a 2,40, le melanzane viola a 1,60/170 e 2,30 euro la nera, il peperone tiene il prezzo intorno a 1,50/1,70 mentre i cetrioli sono a 0,70 euro”.

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