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Maltempo: allerta arancione per la Piana di Catania

La situazione resta critica. Il punto di Alba, Albertini e Argentati. Caselli: “E c’è chi ancora nega il cambiamento climatico”

Continua a rimanere grave la situazione nella Piana di Catania, alle prese con una tragica ondata di maltempo che ha già causato vittime. In 48 ore è caduta la quantità di pioggia che cade in media in un anno e, purtroppo, le piogge continueranno nelle prossime ore, anche se l’allerta dovrebbe passare da rosso ad arancione.

“Il sindaco di Catania ha annunciato la chiusura di tutte le attività non essenziali e ha invitato i catanesi a non uscire di casa se non per ragioni di emergenza perché le strade sono invase dall’acqua –  dice a myfruit.it Nello Alba, amministratore unico di Oranfrizer (che ha sede proprio a Scordia, ndr) – Restano chiuse le scuole e le attività commerciali, tranne farmacie e attività alimentari e di prima necessità”.

“Speravamo che finisse domenica, ma sta andando avanti – continua Alba – La Piana di Catania è investita in pieno e molti agrumeti sono già sott’acqua. I fiumi stanno tutti esondando e le cose peggioreranno nelle prossime 48 ore. I circa 4 ettari agrumati che abbiamo a Scordia sono stati sommersi e, per potervi accedere di nuovo (e stimare i danni, ndr), servirà almeno una settimana di tregua. I terreni pieni di acqua alimentano i torrenti che diventano fiumi: ogni ora di pioggia è un problema. E’ una esondazione continua”.

“Nel piazzale di Oranfrizer stiamo ospitando la Protezione Civile, la Croce Rossa e i Vigili del Fuoco, offrendo i servizi e l’energia elettrica in modo da farli lavorare con tranquillità”, conclude Nello Alba.

“La situazione sta peggiorando – conferma Elena Eloisa Albertini, vicepresidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp – Continua a piovere e non smette. L’ondata di piena è arrivata a Catania e non sappiamo quando finirà. Il problema non è tanto la pioggia, quanto lo sgrondo che non riesce a defluire perché pieno di pietre, rami rotti per il forte vento e fango. E’ un momento di criticità e di emergenza, di persone isolate e che non possono tornare a casa”.

Caselli: “Un uragano nel Mediterraneo e c’è ancora chi nega il cambiamento climatico”

“E’ un disastro incredibile – commenta Simona Caselli, alla guida di Areflh, l’associazione delle regioni ortofrutticole europee – Abbiamo un uragano nel Mediterraneo e c’è ancora chi nega il cambiamento climatico! E, intanto, l’Onu dice che gli impegni presi per il clima non bastano. L’aumento della temperatura in questo secolo dovrebbe arrivare a un insostenibile +2,7 gradi contro il +1,5 previsti. Ora speriamo nei negoziati della Cop 26 (la conferenza mondiale sul clima in programma a Glasgow dal 31 ottobre, ndr), ma non c’è molto ottimismo”.

Il Distretto Agrumi di Sicilia rimanda l’assemblea

Intanto, a causa del maltempo, l’assemblea dei soci del Distretto Agrumi di Sicilia in programma per oggi a Catania è stata rimandata. La decisione di rinviare la seduta, che all’ordine del giorno aveva il rinnovo del Cda e la nomina del nuovo presidente, si è resa necessaria alla luce delle criticità della viabilità in tutte le arterie dell’isola.


“Abbiamo ritenuto necessario rimandare la seduta – spiega la presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, Federica Argentati – per consentire a tutti i nostri soci di non mettersi in viaggio dalle varie provincie in condizioni meteo sfavorevoli. Ma anche per consentire loro di potersi dedicare alle emergenze causate dalle ingenti piogge di questi giorni che hanno provocato allagamenti e smottamenti dei terreni. Il Distretto sarà vicino alla filiera agrumicola per tutte le azioni di sostegno al comparto”.

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