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Frutta a guscio ed essiccata

Nocciole, Ribotto: “Qualità unica soluzione contro una stagione no”

La case history dell’azienda agricola La Bessa di Magnano (Biella), pioniera del biologico in corilicoltura per la sua provincia

In che modo reagire ai momenti di difficoltà come quello attuale, figlio di una campagna corilicola molto negativa anche nel Biellese? Valorizzando al massimo la propria produzione attraverso la trasformazione e puntare esclusivamente sulla qualità.
A esserne convinto è un corilicoltore di lunga data che, dalle sue parti, è stato un vero e proprio innovatore. Luca Ribotto infatti, titolare dell’azienda agricola biologica La Bessa di Magnano (Biella), fin dal 2000, quando ha iniziato a piantare nocciole, ha deciso di convertirsi al metodo biologico. Oggi, anche in tempi non certo facili, resta convinto della validità della sua scelta. Anzi:  proprio nella qualità della sua proposta intravede un modo, forse l’unico, per emergere sul mercato.

A myfruit.it Ribotto spiega: “L’annata 2022 si può senz’altro definire disastrosa a causa della siccità. La mancanza d’acqua, in particolare, ha prima provocato una notevole cascola, che ci ha fatto perdere circa il 20% della produzione, poi la medesima causa ha generato calibri molto piccoli, che hanno notevolmente abbassato la resa: dal 45%, che sarebbe il livello normale, siamo infatti andati sotto il 30%. Sommando il tutto, abbiamo quindi subito perdite di prodotto tra il 35 e il 45%“.

Introducendo poi il tema dei prezzi, Ribotto ha aggiunto: “E’ una conseguenza pressoché ovvia che i prezzi si siano adeguati alla qualità dell’offerta. Prima di criticare sempre gli sgusciatori, bisognerebbe infatti guardare anche alle condizioni del prodotto conferito“. Poi aggiunge: “Per quanto ci riguarda, rimaniamo comunque al di fuori da queste logiche di mercato perché trasformiamo tutto ciò che commercializziamo. Non avrebbe senso, infatti, conferire prodotto biologico assieme al convenzionale e, comunque, non sarebbe valorizzato come invece riusciamo a fare grazie alla trasformazione. Riusciamo quindi a rivolgerci, con i nostri prodotti, sia a gelaterie e negozi, sia al consumatore finale che cerca una nocciola di elevata qualità”.

Sulla prossima stagione, Luca Ribotto conclude: “Oggi si può soltanto dire che, se pioverà, potrebbe essere un’ottima campagna. Diversamente, sarà molto difficile. Ci auguriamo che vada bene anche perché pure dalle nostre parti il movimento turistico sta mostrando segnali di ripresa e, da parte di chi visita la zona, c’è molto interesse sui prodotti a base di nocciola“.

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