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Trend e Mercati

Raffaella Orsero: “Non esageriamo con il mangiare solo italiano”

Raffaella Orsero

La provocazione lanciata a Bologna, sul tema Marco Pedroni di Coop Italia: “Gli altri Paesi esportano di più”

Il chilometro zero e il puntare solo ai consumatori italiani può portare fuori strada. Attenzione. Lo dice e lo ha detto, oggi a Bologna al convegno di CPR System, Raffaella Orsero, vicepresidente e Ceo del gruppo Orsero. Una provocazione sia chiaro, ma sono parole che mettono il dito dentro la piaga della debolezza dell’export italiano. Non è l’approccio autarchico la migliore ricetta per rendere il sistema nazionale competitivo secondo la rappresentante del gruppo Orsero.

Attenzione alla chiusura nazionalista

Prima della provocazione dal palco bolognese la Ceo di Orsero ha analizzato i limiti del sistema nazionale: “Il nostro mondo produttivo è frammentato e soprattutto molto variabile al suo interno: con aziende strutturate, alcune vocate all’export e altre che non lo sono”. Difficile fare squadra, come si suol dire, in queste condizioni. In conclusione arrivano le parole potenti: “Un’azienda non può non esportare e bisogna essere più aperti e sostenibili. Mangiamo solo italiano e consumiamo solo italiano non penso sia una logica sostenibile“. Alla fine dell’evento myfruit.it ha chiesto all’imprenditrice una conferma: “Naturalmente si tratta di una provocazione. Pensiamo se il Belgio, per fare un esempio, decidesse di consumare solo i suoi prodotti, il sistema chiaramente non sarebbe sostenibile. Abbiamo necessità di crescere e non posso pensare a un’azienda che non abbia uno sbocco commerciale estero”.

Troppa prosopopea sul chilometro zero? “Ma in certi casi proprio non esiste, le arance a Milano non crescono, le dobbiamo portare dalle zone di produzione”. Il concetto è chiaro: pensiamo a rafforzare le politiche e affinare le strategie per potenziare l’export. Anche perché: “C’è forte attenzione del mondo della finanza sull’agricoltura, ci sono capitali da investire ma serve una maggiore strutturazione. In questo modo si attirano i capitali che permettono di fare gli investimenti necessari”. Anche per aumentare le esportazioni.

Marco Pedroni (Coop Italia): “Gli altri esportano di più”

Sul tema è intervenuto Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, che ha messo sul piatto i numeri dell’export di diverse nazioni, elencando i numeri di alcuni Paesi: “Noi esportiamo 50 miliardi, anche se gli altri esportano di più, ma soprattutto viviamo di importazioni essenziali per la nostra agro industria“. Insomma, difficile tirarsi fuori dagli scambi internazionali e sulle percentuali dell’export c’è da lavorare.

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