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Trend e Mercati

Ortomercato di Milano. Nuovo sciopero confermato

Ortomercato Milano

Sabato 16 maggio ancora sciopero indetto da Ago. La prefettura di Milano invita al dialogo

Non si ferma la protesta dei grossisti dell’Ortomercato di Milano. Anche il 16 maggio, per il secondo sabato consecutivo, saracinesca giù dalle 3 alle 11. Per Ago, l’Associazione dei Grossisti Ortofrutticoli, dopo le polemiche di settimana scorsa in merito alla prima giornata di sciopero che ha fatto registrare un’alta adesione (111 adesioni su 117), ma altrettante tensioni (vedi qui), si tratterà di una nuova “mobilitazione pacifica”.

Mercoledì 13 maggio, intanto, sempre secondo quanto riferisce la stessa associazione dei grossisti, “due operatori e un dipendente di mercato sono stati invitati a recarsi in Questura e lì hanno ricevuto l’avviso di garanzia per il reato di turbativa di servizio pubblico”. Un attacco che secondo Ago crea un “clima di intimidazione, certamente non voluto dagli operatori di mercato i quali hanno legittimamente scioperato con un’azione pacifica e vincente tesa a evidenziare alla cittadinanza l’oggettiva situazione di degrado ed abbandono dell’Ortomercato”.

Giovedì sulla vicenda che vede contrapposti i grossisti e SoGeMi, l’ente che gestisce l’Ortomercato – la mobilitazione dovrebbe proseguire per altre due giornate – è intervenuto anche il prefetto di Milano Paolo Tronca: “Alla libertà di manifestare il proprio dissenso nei confronti delle politiche gestionali dell’Ortomercato deve corrispondere la piena libertà di negoziazione degli operatori che non intendono aderire alle iniziative di protesta’” (Ansa). Tronca ha poi ribadito la disponibilità del Tavolo della Prefettura per consentire “ogni possibile mediazione” sui temi sollevati dall’Associazione Grossisti Ortofrutticoli, nella convinzione che “il confronto democratico costituisca sempre il percorso più consono al superamento di ogni tipo di conflittualità di categoria”.

Continua, dunque, per ora il braccio di ferro. I servizi essenziali come quelli diretti a ospedali, mense scolastiche, servizi sociali e militari, saranno comunque garantiti.

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