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Reparto Ortofrutta

Valfrutta Fresco e Unicoop Firenze, insieme si può fare

Fornitura diretta di una ampia gamma di prodotti in 20 negozi per 12 mesi l’anno. Bucchi e Trefoloni: “Sfida vinta, si procede”

Avvicinare il mondo della produzione al consumatore finale e alle sfide che la Grande distribuzione vive quotidianamente, garantire una fornitura costante nell’arco dei 12 mesi e, al consumatore finale, la disponibilità di prodotto sfuso, fresco, di qualità premium. Con questi auspici un anno fa ha preso il via il pionieristico progetto di Valfrutta Fresco e di Unicoop Firenze.

Un progetto che oggi, 12 mesi dopo, può dirsi vincente: “La sfida era grande – spiega a myfruit.it il direttore commerciale di Valfrutta Fresco, Enrico Bucchi – e affrontavamo un terreno del tutto nuovo. Le consegne dirette al punto di vendita non sono una novità per il settore ma sono attività, di norma, legate alla gestione di isole dedicate o a prodotti specifici”.

Stefano Trefoloni, responsabile acquisti Unicoop Firenze, aggiunge: “L’idea è nata dalla necessità di garantire distintività e fidelizzazione ai negozi di prossimità, 20-25 i punti di vendita coinvolti che, grazie alla partnership logistica di Terre dell’Etruria per 365 giorni l’anno riescono a offrire ai consumatori finali ortofrutta fresca, di qualità garantita da un marchio 100% italiano e altamente riconoscibile”.

Un progetto che parte da lontano

E, come spesso accade, l’idea è una risposta a una necessità concreta: “Una certa sofferenza per la gestione logistica e degli spazi nelle strutture intermedie ci ha spinti ad approfondire un’ipotesi di progetto che Unicoop Firenze aveva già avviato”, dice Bucchi.

“Volevamo – precisa Trefoloni – convogliare tutti i prodotti del territorio provenienti da piccoli fornitori in piattaforme logistiche demandate alla selezione, al confezionamento e alla consegna sia verso il punto di vendita, sia verso il magazzino centrale. Per rispondere meglio alle esigenze del target dei negozi di prossimità abbiamo deciso di valorizzare maggiormente il prodotto sfuso”.

Valfrutta Fresco avrebbe fornito in continuità lungo tutto l’arco dei 12 mesi successivi una ampia gamma di prodotti a 20 negozi della catena toscana: una decina di referenze nei mesi con minore disponibilità di prodotto, fino a 15 in quelli più ricchi in termini di varietà e quantità. “Una sfida importante – prosegue Bucchi – Nei negozi coinvolti, le referenze selezionate non a peso imposto sarebbero state disponibili solo a marchio Valfrutta Fresco”.

Una logistica nuova

Una fornitura pressoché diretta, dicevamo. “Oggi il flusso è piuttosto rodato – aggiunge Bucchi – Valfrutta Fresco, in base ai consumi attesi, rifornisce Terre dell’Etruria con le referenze dei fornitori. Il progetto coinvolge tutti gli areali da cui provengono le eccellenze della nostra azienda e quindi qui si raccolgono dai peperoni Cornelio provenienti da Sicilia e Campania alla frutta estiva dall’areale romagnolo, solo per fare due esempi”.

E Terre dell’Etruria raccoglie gli ordini dei singoli negozi di Unicoop Firenze: ricevuto l’ordine, gli addetti assemblano i pallet non omogenei ma di prodotto misto cucito su misura per il negozio. Il pallet poi parte per il magazzino di Unicoop Firenze dove, di fatto, non viene più toccato fino alla consegna al singolo punto di vendita.

Bilancio positivo

“Per Valfrutta Fresco, è un’esperienza innovativa che, inutile nasconderlo, ha richiesto un significativo impegno per entrare a regime e per il mantenimento. Ancora non abbiamo raggiunto l’optimum, ci sono aspetti lungo la filiera da approfondire e migliorare, crediamo comunque sia un passo fondamentale per creare nuove opportunità e fare esperienza di nuovi modelli nella relazione con le catene della Grande distribuzione: questo anno ha permesso a Valfrutta Fresco mettersi nei panni dell’altro e di capire sfide, criticità, esigenze – chiude Enrico Bucchi – Per una realtà come la nostra, che opera tra produzione e B2B, questo progetto ci ha permesso di capire meglio la quotidianità di chi vive in prima linea il punto di vendita, il suo rapporto con il consumatore finale ma anche i punti nodali sul fronte dell’assortimento e della risposta alle attese del cliente finale”.

“Progetti come questo dimostrano ciò che la marca può portare in termini di valore al moderno mondo della distribuzione – conclude il direttore generale di Valfrutta Fresco, Stefano Soli – Una partnership tra la distribuzione e una marca riconosciuta e apprezzata come Valfrutta Fresco è un esempio virtuoso che porta valore a tutta la filiera, dal produttore al distributore, fino ai clienti. Il brand si fa punto di riferimento per il consumatore finale e favorisce la segmentazione dell’offerta”.

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