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Reparto Ortofrutta

“Shop in shop”, ecco il nuovo reparto ortofrutta Lidl

Layout a L con isole a onda centrali, angolo per la spremiagrumi e murali regriferati molto spaziosi. A Milano la presentazione del nuovo store con frutta e verdura protagoniste

Una sorta di “shop in shop“, posizionato ovviamente all’ingresso del punto vendita, ma molto più spazioso rispetto al passato e con una innovativa forma a L che dona maggior visibilità alle referenze esposte con la possibilità, inoltre, di passare subito alle casse per terminare una spesa composta, potenzialmente, solo da frutta, verdura e del pane fresco situato proprio di fronte. È l’innovativo reparto ortofrutta presentato da Lidl Italia mercoledì 1 luglio alla stampa, situato nel nuovo punto vendita di viale Forze Armate a Milano, all’inizio dello storico e popolare quartiere di Baggio.

La centralità del reparto ortofrutta

Il nuovo store, nel complesso, si presenta con l’ormai collaudato format urbano lanciato da qualche anno a Milano: due piani, ampie vetrate all’esterno, 1.400 metri quadrati di superficie di vendita, circa 2500 referenze, 200 delle quali nel reparto ortofrutta, quattro casse in questo caso. L’immobile, di classe energetica A+, recupera un vecchio stabile ormai in disuso, affacciato all’ingresso del parco delle Cave e praticamente adiacente a un Carrefour Express. Gli investimenti, insomma, continuano, come d’altronde hanno confermato anche i vertici dell’azienda presenti nel nuovo store, così come la voglia di studiare nuove soluzioni. Sì, perché il nuovo reparto ortofrutta, che catalizza l’attenzione del nuovo store come mai in passato, mostra diverse soluzioni presentate per la prima volta, a partire da due isole ondeggianti che donano dinamicità al layout del reparto e maggior visibilità a frutta e verdura con metri lineari guadagnati rispetto al passato. I murali refrigerati contengono sia referenze di IV gamma, ma anche un notevole numero di frutti di bosco e diverse tipologie di ortaggi. Completano il reparto una macchina spremi agrumi e uno spazio denominato “Lidl to Go” dedicato dedicato a insalate pronte, tramezzini e estratti freschi.

Sul lato sinistro del reparto quello dedicato al pane fresco chiude una sorta di isola del fresco quasi indipendente dal resto del negozio. Le classiche offerte da volantino, una volta presenti all’ingresso, sono state spostate al centro del punto vendita. Insomma, se non è una rivoluzione, poco ci manca.

Galleria fotografica

Lidl movimenta il 9% dell’export di ortofrutta italiana

Se nel 2019 l’Italia ha esportato frutta e verdura a valore per 4,6 miliardi di euro, 422 milioni, circa il 9%, li ha veicolati Lidl Italia attraverso la sua rete vendita all’estero che comprende 10.800 negozi posizionati in 29 paesi nel mondo. “Un orgoglio per noi”, ha commentato Edoardo Tursi, amministratore delegato acquisti e marketing. Il tutto è frutto della collaborazione tra le varie centrali di acquisto delle varie sedi di Lidl: ovviamente la Germania, nostro storico partner è l’acquirente principale di ortofrutta italiana targata Lidl, ma non mancano altri paesi che, come ha confermato a myfruit.it Tursi a margine della conferenza, per alcuni produttori singolarmente sarebbero difficili da raggiungere, come Francia, Regno Unito e persino gli Usa.  Se consideriamo anche la sponsorship della nazionale italiana di calcio come fornitore ufficiale di frutta e verdura, l’investimento da parte di questo colosso tedesco – che non manca mai di sottolineare la sua italianità, considerando la sua presenza nel nostro Paese da 27 anni – nei confronti di questo settore è quanto mai evidente.

Da sinistra: Luca Boselli, Eduardo Tursi, Massimiliano Silvestri, Emiliano Arduino

Ancora 400 milioni di investimenti e 2000 assunzioni

Anche nel 2020 gli investimenti saranno identici a quelli del 2019: 400 milioni per aprire nuovi punti vendita – altri 50 quest’anno per arrivare all’obiettivo di 700 – e assumere altri 2.000 collaboratori (da gennaio ne sono stati assunti già 600). #LidlxItalia, questo il nome del progetto per l’Italia, con tre pilastri: persone, prodotti, territorio. Un progetto che consente a Lidl di confermare,  come hanno ribadito Luca Borselli, Ad finanza e Emilio Arduino, ad sviluppo immobiliare e servizi centrali, il contributo dell’azienda al Pil italiano – quantificato qualche tempo fa in circa 3 miliardi di euro secondo da Ambrosetti – e al tema della sostenibilità ambientale, grazie a una politica che punta soprattutto al recupero di stabili obsoleti e all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici. “Siamo un supermercato con il cuore discount: siamo concreti e pratici”, ha concluso il presidente Massimo Silvestri. C’è voglia di ripartire, o quanto meno di riprendere a correre, come quest’insegna stava facendo prima del lockdown.    

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