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Reparto Ortofrutta

Stagionalità dei prodotti: ecco come orientarsi nel reparto ortofrutta

stagionalità di frutta e verdura

Una persona su due non conosce l’epoca di maturazione dei prodotti. Con il “vocabolario del contadino” Road to Green 2020 aiuta i consumatori a scegliere

Lo sviluppo sostenibile passa anche attraverso le scelte del consumatore – in base alla stagionalità del prodotto – nel reparto ortofrutta. E’ quanto sostiene Road to Green 2020, l’associazione no profit nata nel 2016 sull’onda dell’Expo 2015 per mano di Barbara Molinario (presidente) e Dionisio Graziosi (presidente del comitato scientifico).

Nella pratica, l’Associazione ha recentemente  stilato il “vocabolario del contadino”, ossia un elenco in cui sono riportati i prodotti ortofrutticoli più  diffusi, per ciascuno dei quali è indicato il periodo di maturazione naturale. L’iniziativa parte dal presupposto che il consumatore vorrebbe scegliere i prodotti in base alla provenienza (favorendo il km 0) e in base alla stagionalità, ma  una persona su due non conosce il periodo di maturazione dei prodotti ortofrutticoli.

E pertanto, con tale vademecum alla mano, si possono acquisire informazioni che, se per gli operatori del settore appaiono scontate, forse non lo sono per tutti: in base alla varietà, i carciofi sono disponibili da novembre ad aprile, mentre le castagne sono tipicamente autunnali e disponibili principalmente nel mese di ottobre. Le carote sono disponibili tutto l’anno, ma le più dolci si possono acquistare a gennaio. I finocchi sono una verdura invernale, mentre i funghi, in base all’enorme varietà di quelli commestibili, si possono trovare in tutte le stagioni. Il consumatore potrà quindi, finalmente, scegliere i prodotti in base alla stagionalità – favorendo pertanto in modo indiretto lo sviluppo sostenibile – e non in base alle mode del momento, tenendo fede ai principi su cui poggia la mission dell’associazione che si prefigge lo scopo di incrementare la cultura “green”. Come? Facendo leva sul patrimonio culinario, storico e artistico dell’Italia, e favorendo l’incontro tra storia, natura e tecnologia. Non a caso, è dedicata al cibo e al “nutrire il pianeta”, ossia il tema-guida dell’esposizione milanese che chiamò in causa problematiche quali la fame, la sicurezza e l’autonomia alimentare di tutta la popolazione mondiale.

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