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Dalle aziende Prodotti

Uve di Agritalia: buona la campagna 2022

Il presidente della Op pugliese Michele Laporta però sottolinea anche le problematiche create dai rincari

Si annuncia una buona campagna per le uve dei soci di Op Agritalia, l’Organizzazione di produttori ortofrutticoli di Puglia, Basilicata e Sicilia che dopo aver investito sull’innovazione varietale viene ripagata dall’apprezzamento dei consumatori. Anche se Michele Laporta, presidente della Op Agritalia e del Consorzio di tutela Uva di Puglia Igp,  non nasconde le problematiche, in particolare i rincari, nel tracciare con myfruit.it un primo bilancio sull’andamento della stagione 2022.

Michele Laporta: “Buone rese e ottima qualità”

Il presidente dell’organizzazione premette che “l’uva da tavola è uno dei prodotti ortofrutticoli sul quale negli ultimi 10 anni si è investito tanto sulle tecniche agronomiche, sulla nutrizione, sulla gestione delle irrigazioni. Per cui se abbiamo un clima non particolarmente sfavorevole, otteniamo delle buone rese e di ottima qualità, in particolare sia la campagna 2021 che quella attuale, principalmente sulle varietà precoci, riscontriamo delle ottime performance“.

L’inversione di tendenza sull’innovazione

Michele Laporta

Si registra una svolta sulla ricerca e l’innovazione che  “non hanno trovato da parte dello Stato investimenti programmatici”. Chiare le conseguenze: “Soprattutto nel campo varietale siamo stati un territorio di conquista da parte di breeder internazionali. Da qualche anno però ci sono in Puglia almeno tre progetti di innovazione varietale messi in campo da aziende private che stanno ottenendo ottimi risultati. In particolare noi soci di Grape & Grape Group abbiamo registrato delle varietà che stanno riscuotendo un ottimo risultato sia in produzione che nella distribuzione”.

Bene le seedless, ma resiste e migliora l’uva con seme

Non c’è solo il seedless  come tendenza, queste uve “stanno giustamente superando le produzioni tradizionali“.  Ma “sul profilo valoriale il gap tra i due segmenti si sta assottigliando, sottolinea il presidente, oggi è sempre più probabile trovare delle buone uve Vittoria o delle ottime Pizzutelle a prezzi simili o più alti delle seedless. Merito anche a programmi di marca e su Igp fatti da operatori della distribuzione in collaborazione con il Consorzio di tutela. Un  lavoro organico nella filiera produce dei risultati”.

Ma i rincari?

Tutti parlano di rincari, anche in Puglia: “Una questione molto preoccupante,  i rincari delle materie prime, non meno preoccupante la loro disponibilità, oggi ricevere quelle compostabili, a parte i costi, significa dover aspettare anche dei mesi. A volte dietro questi aumenti si celano vere e proprie speculazioni, conclude Laporta,  che oltre ad aumentare l’instabilità dei prezzi creano forte competizione tra le aziende”.

Verso nuovi mercati? “Si, ma riprendiamo anche le quote perse”

Per il presidente Laporta è “giustissimo sensibilizzare le autorità affinché aprano nuovi dossier fitosanitari e ci sia data l’opportunità di far conoscere i nostri prodotti come possono fare altri stati appartenenti all’area euro”. Bene,  ma “nel frattempo sarebbe utile riprendere le quote di mercato che abbiamo perso non perché gli altri produttori europei siano più bravi, ma principalmente a causa della scarsa aggregazione e del forte individualismo che hanno creato una debolezza nella filiera”.

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