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Prodotti

AIIPA. “La grande distribuzione dia più spazio alla IV gamma sugli scaffali”

IV Gamma
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Autore Redazione

Guido Conforti, responsabile del settore per il gruppo. “I vegetali di IV gamma sono la prima scelta per il 50% dei consumatori”.

Il settore dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma sta compiendo un significativo salto di qualità, sia nell’offerta che nell’orientamento del consumatore. Lo spiega Guido Conforti, responsabile per la IV gamma si AIIPA, Associazione Italiana industrie prodotti alimentari.

Come sta cambiando l’approccio del consumatore?

Assorbita ormai la fase nella quale il consumatore vedeva nei prodotti di IV gamma soprattutto la comodità di utilizzo (il servizio), oggi la crescita del settore è stimolata da un grande processo di innovazione e di diversificazione merceologica verso linee di prodotto a maggior valore aggiunto, nonché dalla percezione comparativa della qualità di questi prodotti rispetto a quelli di I gamma. Ormai è possibile identificare uno zoccolo duro di consumatori, pari a circa il 50%, che considerano i vegetali di IV gamma come prima scelta rispetto ai vegetali di I gamma. In particolare, l’aumento della penetrazione è trainato da un atteggiamento “time for money”: i consumatori privilegiano prodotti pronti all’uso, quindi a maggior contenuto di servizio rispetto ai prodotti di I gamma che invece necessitano di essere lavorati dal consumatore prima dell’utilizzo.

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Guido Conforti, responsabile IV gamma AIIPA

Come sta evolvendo, invece, l’offerta?

La costante crescita dell’assortimento, con la segmentazione dell’offerta e la costante innovazione, è l’altro grande fattore di sviluppo che permetterà in poco tempo di raggiungere la quota di 20 milioni di famiglie che acquistano questi prodotti. Da una ricerca, commissionata dalle aziende associate ad AIIPA IV gamma, sul posizionamento dei prodotti vegetali freschi e pronti all’uso nella distribuzione moderna, realizzata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza è emerso come i prodotti siano assolutamente coerenti con la crescente attenzione dei consumatori all’origine italiana della materia prima (53%), ai controlli subiti nel processo produttivo (33%), all’identificazione della filiera controllata sulla confezione (31%). Anche il packaging si sta evolvendo accompagnando una sempre maggiore eterogeneità dei momenti di consumo dei vegetali di IV e V gamma anche in situazioni extra-domestiche e/o extra pasto.

Quali sono i vostri obiettivi?

Il dovere della nostra filiera è continuare ad essere coerente con la percezione positiva oggi conquistata. Il nostro obiettivo deve essere quello di confermare l’attuale crescita spingendo su qualità, salubrità e tracciabilità: il fattore prezzo, sul quale troppo spesso concentriamo gli sforzi, ha in realtà una rilevanza marginale in queste categorie dove il consumatore cerca appunto qualità costante, varietà di offerta e proposte nuove.

Come sta parallelamente cambiando l’attenzione della Gdo?

Essendo il comparto della IV gamma uno dei pochi in controtendenza rispetto ad un andamento generalmente negativo dei consumi è chiaro che vi è forte attenzione dei canali distributivi, in particolare la Gdo, con una penetrazione a scaffale del 90%. La Gdo ha conseguentemente puntato molto su questo prodotto per la Marca Distributore, arrivando a una penetrazione a scaffale dell’87%. Serve ora maggiore collaborazione tra industria e grande distribuzione sia per garantire una shelf-life più lunga ai prodotti, come richiedono i consumatori, ma soprattutto per dare maggiore spazio nei punti vendita al settore favorendone l’innovazione e la segmentazione dell’offerta. Vi sono ampi margini di miglioramento dell’offerta di quarta gamma sugli scaffali della distribuzione moderna, ad esempio riducendo le sovrapposizioni di prodotto e dando maggiore visibilità alle novità di mercato.

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