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Mela Fujion si diffonde in Europa: obiettivo 750 ettari entro due anni

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Autore Redazione

Il Consorzio vivaisti italiani prevede un rafforzamento della presenza oltre confine. Negli ultimi anni la Fujion ha conquistato 16 gruppi privati e cooperativi italiani

La mela Fujion del Consorzio italiano vivaisti si lancia alla conquista dell’Europa. Si tratta di una delle varietà Sweet resistants, ossia mele dolci e resistenti alla ticchiolatura, brevettate dal Civ di San Giuseppe di Comacchio, nel Ferrarese. Presentata quattro anni fa e caratterizzata da resistenza, grado zuccherino elevato e ottima produttività, la Fujion è presente oggi in 16 gruppi privati e cooperativi italiani e negli ultimi due anni ha rafforzato la propria presenza oltre confine.

“Fujion sta interessando molti operatori – spiega Marica Soattin direttrice di Civ – ad oggi sono state vendute quote per un totale di 460 ettari e un gruppo ungherese ha acquistato piante per 250 ettari. Il progetto  prevede lo sviluppo della varietà per 750 ettari in tutta Europa fino al 2018 attraverso la sottoscrizione di quote minime di impianto di 10 ettari ciascuna”.

Un interesse dimostrato anche dalla partecipazione di agricoltori, tecnici e operatori commerciali alle due giornate di apertura degli impianti il 29 settembre scorso in Emilia Romagna e l’11 ottobre in Piemonte.

Intanto è iniziata con buone previsioni la campagna 2016-2017  della mela Modì, il frutto sviluppato dal Civ incrociando le varietà Liberty e Gala. Il Consorzio stima una produzione di circa 16.500 tonnellate, di cui il 70%  dalla produzione europea del gruppo Modì Europa e il restante 30% da Turchia, Serbia e Russia. La mela Modì, frutto di una pianta particolarmente resistente alle principali malattie del melo e precoce in termini di raccolta: queste caratteristiche garantiscono una maggiore facilità nella gestione della pianta e del frutteto e di conseguenza una forte riduzione dei trattamenti in campo e, più in generale, dell’impiego di fattori produttivi. Per questo la Modì è anche una mela dall’anima ‘ecologica’ perchè genera una riduzione fino al 49% di emissioni di gas serra nell’atmosfera (unica mela con misurazione Carbon Footprint).

“C’è grande interesse degli operatori nazionali e internazionali attorno al nostro progetto Sweet Resistants – commenta Pier Filippo Tagliani presidente del Civ – l’obiettivo complessivo del progetto Modì è di raggiungere entro il prossimo triennio circa mille ettari complessivi di impianti a livello globale nell’emisfero nord e sud”.

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