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Politiche agricole

Nelle Marche cresce l’agricoltura bio-rigenerativa

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Autore Redazione

Contributi regionali e formazione gratuita per sviluppare pratiche di minime lavorazioni e cover crops

La Regione Marche punta sull’agricoltura bio-rigenerativa. Merito dei  contributi regionali che mirano ad un rapporto di maggior tutela del terreno attraverso lavorazioni minime del suole e cover crops. Nel concreto ai primi di maggio sono stati  pubblicati due bandi che promuovono l’adozione di tecniche ecologiche e rigenerative lavorazione del suolo.

Il  bando cover crops – SRA06  prevede un pagamento annuale per ettaro di superficie a favore dei beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo o a introdurre la pratica della bulatura (trasemina di leguminose su cereali). L’intervento si compone di due azioni, entrambe  programmate all´interno dello sviluppo rurale regionale della Pac2023-2027.

Per partecipare c’è tempo fino al 15 giugno e la misura è destinata ad agricoltori singoli o associati e enti pubblici gestori di aziende agricole. La dotazione finanziaria complessiva assegnata per il bando dell’annualità 2023 è pari a  500mila euro di spesa pubblica per il quinquennio di impegno.

Le finalità del bando

I principali benefici climatici e ambientali delle azioni previste dall’intervento comprendono la riduzione della lisciviazione dei nitrati nelle acque e il miglioramento della struttura e fertilità del suolo nonché l’aumento del sequestro di carbonio organico nel suolo, la riduzione delle emissioni di gas serra e una maggiore capacità di adattamento ai cambiamenti climatici.

La semina di colture di copertura (azione 6.1), diminuendo il periodo in cui il terreno è lasciato nudo, riduce il rischio di erosione del suolo e con ciò contribuisce alla sua protezione, inoltre attenua l’effetto battente sul suolo delle piogge, favorisce le infiltrazioni d’acqua, limita il deflusso idrico superficiale. Le colture di copertura, utilizzando per la loro crescita l’azoto e altri elementi nutritivi lasciati dalla fertilizzazione della coltura precedente, riducono i fenomeni di emissione di gas serra (protossido di azoto) in atmosfera e la lisciviazione dei nitrati nelle acque superficiali e sotterranee. La trasemina di specie leguminose sui cereali autunno-vernini (azione 6.2) con  la bulatura, incrementando la biomassa di radici che si sviluppa nel terreno, favorisce l’attività microbica e della fauna terricola con
conseguente incremento dello stoccaggio di carbonio organico e miglioramento della struttura e fertilità del suolo.

Più informazioni sul bando

Possono presentare domanda di contributo le aziende agricole biologiche che hanno iniziato già dal  1° gennaio 2023 ad attuare tecniche di minima lavorazione del suolo sulle superfici a seminativo, ad utilizzare colture di copertura o effettuare la trasemina di specie leguminose sui cereali autunno-vernini (bulatura). Gli impegni hanno una durata quinquennale (2023 – 2027) e devono essere adottati congiuntamente (minima lavorazione + colture di copertura o bulatura). La domanda di contributo deve essere presentata, tramite Caa  o professionista abilitato, entro il 15 giugno sul portale nazionale Sian.

Fonte: Regione Marche 

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