Oggi, 30 ottobre 2025, con voto unanime, la IX Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato ha dato il via libera alla risoluzione sulle Tecniche di evoluzione assistita (Tea), segnando un importante passo per l’innovazione genetica applicata all’agricoltura italiana. E con effetti concreti anche per il comparto ortofrutticolo.
Il presidente della Commissione, senatore Luca De Carlo, ha sottolineato l’urgenza di avviare questo percorso: “È tempo che l’Europa entri nel futuro dell’agricoltura, un futuro scritto dall’Italia. Le sfide che ci aspettano sono importanti e la risoluzione rappresenta un passo decisivo per arrivare presto all’approvazione europea di regole moderne e certe”.
Tra gli aspetti principali, la risoluzione richiama l’attenzione sugli atti vandalici che hanno colpito i campi sperimentali, chiedendo che le informazioni sulle coordinate geografiche restino riservate a tutela della ricerca. Inoltre, viene chiesto un equilibrio tra la tutela degli investimenti scientifici e la garanzia che tutti gli operatori agricoli possano accedere alle nuove varietà, incentivando al contempo start up e imprese innovative.
Il commento di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, evidenzia come “l'approvazione confermi la volontà italiana di mettere la ricerca al servizio degli agricoltori per affrontare cambiamenti climatici e sostenibilità. Le Tea sono un’opportunità per selezionare piante più resistenti, ridurre l’uso di prodotti chimici e valorizzare le produzioni nazionali”.
Prandini ricorda poi la necessità di arrivare presto all’approvazione definitiva del regolamento a livello europeo, con principi chiave quali la non brevettabilità delle varietà e la trasparenza verso i consumatori.
Anche Confagricoltura accoglie con soddisfazione la risoluzione approvata e ricorda l’importanza di un’intesa europea che superi gli attuali stalli. Il presidente Massimiliano Giansanti evidenzia “la necessità che l’Italia svolga un ruolo guida per garantire un quadro normativo che sostenga innovazione, sostenibilità e competitività".
La Confederazione ha più volte evidenziato la necessità che l’Europa legiferi al più presto possibile sulle Tecniche di Evoluzione Assistita. L’apertura al compromesso, ricordano da Palazzo della Valle, è necessaria per potere riprendere i negoziati interistituzionali sulla proposta di regolamento sulle Tea e raggiungere un accordo senza ulteriori ritardi: "Ogni esitazione rischia di compromettere la sostenibilità e la competitività del comparto agricolo".
Le Tecniche di evoluzione assistita, infatti, consentono modifiche genetiche mirate senza inserimento di Dna estraneo, offrendo varietà più sicure e rispettose dell’ambiente rispetto ai tradizionali Ogm. Per il comparto ortofrutticolo si aprono così nuove prospettive per varietà più adatte a condizioni climatiche avverse, con maggiore resistenza alle malattie e caratteristiche qualitative migliorate.
Insomma, questa risoluzione rappresenta una svolta per il settore italiano: si potrà accelerare la sperimentazione in campo e il trasferimento delle innovazioni dalla ricerca alla pratica agricola, favorendo crescita e competitività.