Il punto di Fruchthandel

14 maggio 2025

Schotten: "Ortofrutta, Germania tra salari e incertezza"

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Tempi incerti per l'ortofrutta tedesca. L'analisi di Michael Schotten su Fruchthandel n. 18/19 del 2025 inizia citando due eventi di inizio stagione in Germania: uno dedicato alle fragole nel Baden centrale e l'altro agli ortaggi nel Palatinato. 

Nonostante la diversità di queste categorie, le discussioni più intense hanno toccato a sorpresa temi molto simili rispetto a incontri analoghi di qualche anno fa. Questo deriva principalmente dal fatto che il contesto politico ed economico sta progressivamente offuscando quelle che un tempo erano percepite come grandi differenze tra i settori. 

Come evidenzia Schotten, tutti gli operatori stanno risentendo delle crescenti carenze di principi attivi per la difesa delle colture, degli onerosi obblighi di rendicontazione che ostacolano il lavoro pratico nei campi e nelle serre, e dell'impennata dei costi fissi.

La questione prioritaria rimane il salario minimo, con i socialdemocratici che spingono per un aumento a 15 euro. Sebbene la decisione finale spetti alla Commissione per il salario minimo, la proposta inevitabilmente genererà tensioni all'interno della coalizione di governo. Tuttavia, alla luce della significativa sconfitta di Friedrich Merz alle elezioni per la Cancelleria, questo tema passa per ora in secondo piano.

Il successo finale di Merz al secondo turno non dovrebbe oscurare il fatto che sia lui sia la coalizione di governo hanno subito un danno d'immagine fin dall'inizio. E ciò di cui la Germania ha più urgente bisogno in questo momento – stabilità, fiducia e certezza per il futuro – si è ulteriormente allontanato. A ciò si aggiungono l'indebolimento dell'economia, l'elevata inflazione alimentare e consumatori in difficoltà che, secondo i sondaggi di YouGov, sono più pessimisti riguardo agli sviluppi sociali e al futuro generale che alla propria situazione finanziaria. E, come sottolinea Schotten, queste non sono condizioni favorevoli.

Il paradosso attuale, secondo YouGov, è che, sebbene la percentuale di famiglie che si sentono finanziariamente sicure sia in aumento, questo pessimismo generale sta portando a una maggiore sensibilità ai prezzi

La conseguenza diretta è che i consumatori tornano a dare più importanza al costo che alla qualità negli acquisti. Questa rappresenta una base piuttosto instabile per il già volatile settore ortofrutticolo, nonostante nel primo trimestre del 2025 abbia registrato un aumento del valore del 4,2% su base annua. 

Ciò di cui il settore ha bisogno, conclude Schotten, è soprattutto una chiara direzione politica e la certezza della pianificazione. Probabilmente dovremo attendere ancora un po' per entrambe.


Fonte: Fruchthandel Magazin

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