Frutta a guscio ed essiccata

31 luglio 2025

Op Il noceto: bilanci e prospettive

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Tempo di consuntivi per la Op Il noceto (Carrara). L’azienda, nata nel 1993, rappresenta la storia della moderna nocicultura e ad oggi è la maggiore azienda per produzione di noci in Italia. Nel corso del mese di luglio, l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio consuntivo della stagione 2024. Dal punto di vista produttivo la raccolta si è fermata poco sopra le 1.100 tonnellate di secco, con una perdita rispetto al previsto di circa un 20% di prodotto dovuto alle copiose piogge a metà della raccolta pari a circa un milione di fatturato. 

Le intense piogge hanno causato oltre al danno dovuto alla mancata raccolta anche un aumento nei difetti di quelle che si sono potute raccogliere dopo le piogge, perdita quantificabile in oltre un milione di euro. 

Purtroppo anche le noci raccolte prima della pioggia hanno riscontrato un considerevole aumento dei difetti ma in questo caso di difetti interni, dovuti principalmente a funghi e batteri, difettosità che è quantificabile in una perdita di poco meno un milione di euro di fatturato. 

Negli ultimi  tre anni la Op ha condotto numerose prove sperimentali per trovare dei prodotti sostituivi a quelli messi al bando dalla Comunità europea, ricerche che non hanno portato a nessun risultato soddisfacente. Quello che i dati dimostrano invece è che, purtroppo, ogni anno si riparte con un inoculo di base sempre più alto il che sta portando il prodotto italiano completamente fuori mercato. 

"Purtroppo quindi non siamo fuori mercato per inadeguatezza tecnica o costi di produzione per ettaro, bensì solo perché la produzione per ettaro negli Usa è falsata dall’uso di fitofarmaci non consentiti nella Ue, e quindi non per motivi fuori dal controllo diretto del produttore", dicono dalla Op.  

I prezzi

I prezzi della campagna 2024 sono stati nella norma questo perché comunque sia Stati Uniti, che Cile che Francia avevano avuto problemi di produzione. Quello che preoccupa però è la prossima stagione dove gli altri Stati dichiarano delle produzioni in aumento, e dove il deprezzamento del dollaro dell’11% e l’eliminazione dei dazi all’importazione della frutta secca determineranno una ancora maggiore competitività del prodotto d’oltre oceano. 

Le noci al di fuori della comunità europea vengono prodotte anche con l’uso di antibiotici e che quindi il loro prezzo è molto più basso di quello delle noci italiane ma solo perché l’utilizzo di fitofarmaci vietati in Europa consente loro di avere produzioni triple rispetto alle nostre, ma totalmente a scapito della sostenibilità ambientale. 

Una cosa è certa, continuando così molti saranno costretti ad espiantare mentre alcuni lo hanno già fatto nel corso degli ultimi due anni o stanno pensando di farlo a breve. Serve subito porre rimedio o introducendo il principio di reciprocità o fornendo ai coltivatori delle valide alternative per una produzione ecologica ma allo stesso tempo concorrenziale. 

Per la nuova raccolta una selezionatrice a raggi X

Per il 2025 dato questa alta difettosità interna non rilevabile con le tecniche fin qui utilizzabili, Il noceto si è dotato di una selezionatrice a raggi X che permetterà di mantenere gli alti standard qualitativi a cui ha abituato la propria clientela. 

Questa però è solo una soluzione di tampone in attesa che siano trovate delle nuove tecniche per intervenire direttamente in campo, dove si origina il problema. E’ prevista poi l’entrata in produzione di una trentina di ettari e l’ingresso di un nuovo socio già in produzione. Per il 2026 sarà poi operativo il nuovo impianto di lavorazione e confezionamento che porterà ad aumentare la capacità produttiva di oltre il 50%.


Fonte: Il Noceto

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