Frutta a guscio ed essiccata

18 settembre 2024

Mandorla d'Avola, selezionati sei ambasciatori

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Di Donato 1932, storica azienda di Pescara produttrice di confetti, è tra i sei ambasciatori della mandorla di Avola selezionati per la prima edizione di questo speciale riconoscimento, promosso dall'associazione Strade di Sicilia con il supporto del Consorzio della mandorla di Avola e dal Comune. 

Si tratta di sei protagonisti della filiera che si impegnano ogni giorno, con il proprio lavoro, per valorizzare un prodotto simbolo del territorio, scelto per le sue caratteristiche organolettiche e per la qualità. Sei produttori di confetti e di bevande, e perfino di uno chef, perché è attraverso di loro che la mandorla d'Avola, intesa come materia prima di alta gamma, gira il mondo e arriva ai consumatori. 

Oltre a Di Donato 1932, ci sono anche Volpicelli – Confetti e cioccolato dal 1930 (Nola), William Di Carlo Confetti dal 1833 (Sulmona), Maxtris Confetti (Somma Vesuviana) Sibat Tomarchio (Acireale) e lo chef stellato Marco Baglieri del ristorante Crocifisso di Noto. La cerimonia di consegna si è svolta lo scorso 13 settembre al Teatro Garibaldi di Avola. 

Di Donato 1932, l'importanza della valorizzazione

In un momento di difficoltà, con un'annata 2024 che si prospetta scarsa dal punto di vista della raccolta, l'iniziativa punta i riflettori sulle caratteristiche qualitative del prodotto. 

"Nella nostra azienda utilizziamo da sempre la mandorla d'Avola per determinate linee di confetti. E' una tradizione che ci tramandiamo, usiamo da sempre la stessa ricetta", racconta Alessia Di Donato, quarta generazione della Di Donato 1932, che a Pescara porta avanti un progetto familiare fatto di qualità e attenzione alla materia prima. 

"Non esistono mandorle superiori per caratteristiche organolettiche, gusto e profumo. Questo riconoscimento ci onora perché riconosce l'impegno non di una, ma di quattro vite a favore della qualità". 

"Il nostro - spiega Di Donato - è un mercato di nicchia. Per altre colture, al grande pubblico è ben nota la differenza tra una materia prima e un'altra. Per la mandorla, spesso non è così. Ci vuole un impegno costante, da parte di tutta la filiera, per raccontare il prodotto e permettere al consumatore di conoscerlo".

Nella valorizzazione della produzione siciliana anche la ristorazione ha un ruolo di primo piano. 

"Sono molto felice di essere tra gli ambasciatori della mandorla d'Avola. - racconta lo chef Marco Baglieri  - Noi che viviamo e lavoriamo in questo territorio abbiamo il dovere di portare avanti un progetto di valorizzazione delle sue eccellenze. Ho scelto la mandorla d'avola per i miei piatti perché è un prodotto molto performante, che rispecchia il territorio e che si addice alla mia idea di ristorazione. E' un prodotto versatile, perfetto sia per il dolce che per il salato".

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