Il settore della logistica sta attraversando una fase di forte trasformazione. I principali operatori globali stanno intervenendo sulle proprie strutture organizzative per rispondere al calo dei volumi, all’aumento dei costi e all’espansione dell’automazione. In questo contesto, Ups e Amazon hanno avviato piani di riorganizzazione che puntano a rendere le rispettive reti più efficienti e sostenibili nel lungo periodo, con una chiara attenzione alla redditività e all’integrazione delle nuove tecnologie.
Ups: strategia better not bigger e rete più automatizzata
Ups ha annunciato una nuova accelerazione nel piano di riduzione del personale, già anticipato nell’aprile 2025, quando aveva previsto il taglio di circa 20mila posti e la chiusura di 73 edifici. A ottobre, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre, la società ha aggiornato le stime portando a 34mila il numero complessivo dei tagli, definendo questa fase come la più ampia trasformazione operativa dalla nascita dell’azienda. Ups, che impiega oggi circa 490mila persone a livello globale, punta a generare risparmi per 3,5 miliardi di dollari nel 2025.
La decisione rientra nella strategia better not bigger, ntrodotta dall’amministratore delegato Carol Tomé, che privilegia la redditività rispetto all’espansione dei volumi. In quest’ottica, UPS prevede di ridurre di oltre il 50% i volumi gestiti per Amazon entro la metà del 2026, poiché le consegne per il colosso dell’e-commerce non garantiscono più margini adeguati. L’azienda sta quindi riallocando risorse verso settori più redditizi, come la logistica sanitaria, le spedizioni urgenti e quelle a temperatura controllata.
Parallelamente, Up sta procedendo con una riorganizzazione infrastrutturale che prevede la chiusura di 93 sedi e l’automazione parziale o completa di circa 400 strutture. Il magazzino Ups Velocity di Louisville, nel Kentucky, rappresenta il punto più avanzato di questa trasformazione: i robot superano i lavoratori con un rapporto di 15 a 1, con incrementi di produttività fino al 300 per cento.
Le tecnologie impiegate includono veicoli autonomi e sistemi robotici forniti da aziende come Geek+, Locus Robotics e Plus One Robotics. Nel terzo trimestre 2025 Ups ha registrato ricavi per 21,4 miliardi di dollari e un utile operativo di 1,8 miliardi, con risparmi di 2,2 miliardi nei primi nove mesi dell’anno. Tuttavia, il contesto resta complesso: il rallentamento della domanda e le nuove politiche commerciali statunitensi, come l’abolizione del de minimis, stanno pesando sui volumi e sui costi operativi.
Amazon: riduzione dei ruoli corporate e spinta sull’intelligenza artificiale
Amazon ha annunciato il taglio di 14mila posti di lavoro tra i colletti bianchi, parte di un piano di razionalizzazione che punta a rendere la struttura organizzativa più snella e meno burocratica. Secondo fonti interne, il ridimensionamento potrebbe estendersi fino a 30mila posizioni, configurandosi come la più ampia riduzione nella storia della società per la forza lavoro corporate.
L’obiettivo è liberare risorse per investire nell’intelligenza artificiale, settore in cui Amazon intende rafforzare la propria presenza in linea con l’evoluzione del mercato tecnologico. Beth Galetti, responsabile delle risorse umane del gruppo, ha spiegato che i tagli serviranno a “ridurre la burocrazia e ridistribuire le risorse verso le aree più importanti”.
L’azienda ha comunicato che i dipendenti coinvolti avranno 90 giorni per cercare un nuovo ruolo interno prima della cessazione del rapporto. Il Ceo Andy Jassy aveva già anticipato nei mesi scorsi che l’adozione diffusa dell’intelligenza artificiale avrebbe comportato un ridimensionamento della forza lavoro.
La riduzione dei ruoli non riflette un calo di performance - Amazon continua a registrare risultati solidi - ma un processo di adattamento alle nuove priorità strategiche in un mercato in rapido cambiamento.