Logistica e Trasporti

28 aprile 2025

Logistica Esselunga, 200 dipendenti in cassa integrazione

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Pesanti ricadute per i dipendenti del magazzino milanese di Esselunga. In seguito allo sciopero che si sta protraendo da giorni, l'insegna lo scorso 25 aprile è ricorsa alla cassa integrazione per 200 dipendenti. 

"Con rammarico - si legge in una nota - siamo costretti a ricorrere alla cassa integrazione, un provvedimento che al momento interessa oltre 200 dipendenti del nostro magazzino situato in via Dione Cassio (Milano). Questo passaggio, purtroppo, è inevitabile anche per evitare enormi sprechi alimentari. Auspichiamo vivamente un ritorno a un operato responsabile e a un confronto costruttivo tra tutte le parti coinvolte. La nostra priorità rimane sempre quella di garantire un servizio di qualità ai nostri clienti e un ambiente di lavoro stabile per i nostri dipendenti”.

Lo sciopero in corso, come riferito nei giorni scorsi da myfruit.it, è stato indetto dalla Filt Cgil Milano e coinvolge le aziende che forniscono i servizi di consegna per le spese online (Brivio e Viganò, Deliverit e Cap Delivery). I disagi operativi, considerando anche i giorni di festa, sono stati gravi. 

“Questa situazione - spiega l’azienda - ha compromesso in modo significativo la nostra capacità di garantire ai clienti il servizio e-commerce nell’area di Milano a discapito in particolare di persone anziane e in stato di fragilità per cui il servizio è indispensabile. Inoltre, la protesta messa in atto sta impedendo ai nostri dipendenti dei centri di distribuzione che preparano le spese poi affidate ai trasportatori per le consegne, di svolgere il proprio lavoro".

Perché i driver sono in sciopero

Al centro della protesta c’è la richiesta da parte degli operatori – ossia degli autisti che ogni giorno effettuano migliaia di consegne – di un’indennità per il lavoro di facchinaggio, attività che, secondo Filt Cgil, non sarebbe prevista dal loro contratto. 

In altre parole, i lavoratori chiedono 10 euro giornalieri in più a compensazione di carichi fisici pesanti. 

La posizione dei sindacati

Filt Cgil ritiene la cassa integrazione "scelta grave e unilaterale messa in atto per dividere lavoratori e sindacati e scaricare sulle spalle di chi lavora le conseguenze dell’assenza di volontà negoziale. Una mossa strumentale che potrebbe rafforzare la mobilitazione". 

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