La Borsa della Spesa, il servizio settimanale di Bmti e Italmercati in collaborazione con Consumerismo No Profit, offre indicazioni su cosa mettere nel carrello della spesa, facendo attenzione alla convenienza e alla stagionalità.
I cambiamenti negli agrumi
Per quanto riguarda la frutta, anche per far fronte alle influenze stagionali, è ancora il momento giusto per acquistare arance bionde, clementine, mandarini e arance tarocco, la varietà a polpa rossa. Nello specifico, per quanto riguarda le arance bionde, è quasi giunta al termine la campagna della varietà Navelina ed è iniziata la prima produzione delle Washington Navel che questa settimana, all’ingrosso, è disponibile intorno a 1,20 euro/kg (calibro medio). Variano tra 0,60 a 0,80 euro/kg, invece, i prezzi all’ingrosso delle arance di calibro piccolo, sia bionde che rosse, molto richieste e ideali per gustose spremute.
Quest’anno, la presenza di arance di dimensioni piccole prevale nettamente rispetto alle arance di dimensioni maggiori poiché il caldo prolungato dello scorso autunno, non ha permesso a questi agrumi di maturare in maniera ottimale.
Per tale motivo, i prezzi all’ingrosso dei calibri più grandi sono al di sopra della media del periodo, superando anche i 2,00 euro/kg. Si avvicinano alla fine della loro campagna anche le clementine sebbene continuino ad essere abbondanti nei mercati all’ingrosso, con un prezzo che varia tra 1,20 e 1,30 euro/kg.
Per questo prodotto, le piogge verificatesi a dicembre in Calabria hanno influito negativamente sulla qualità del frutto che, rispetto alle scorse settimane, è leggermente calata. Per quanto riguarda i mandarini, inoltre, è iniziata la vendita dei tardivi, con prezzi che rimangono regolari, intorno a 1,50 euro/kg, per il calibro maggiore, nonostante la domanda si confermi bassa.
Bene anche la produzione di kiwi, principalmente di produzione laziale, con prezzi all’ingrosso intorno a 2,30-2,60 euro/chilo.
Meno produzione per gli ortaggi
Tra gli ortaggi, le gelate degli ultimi giorni hanno rallentato alcune produzioni, come quella dei carciofi violetti senza spine, provenienti dalla Sardegna e dalla Puglia. Nonostante i quantitativi limitati, però, si registrano prezzi all’ingrosso regolari da 0,60 a 0,80 euro/chilo.
Regolare la produzione di cavolfiore bianco, prodotto principalmente nel centro-sud, che senza subire gli effetti delle gelate risulta abbondante e con prezzi convenienti, intorno a 1,60 euro/chilo. Ugualmente le lattughe presentano buoni prezzi, mediamente intorno a 1,50 euro/kg (-30% rispetto a 12 mesi fa). Per le lattughe, quest’anno, i prezzi si confermano più bassi poichè la quantità di prodotto presente nei mercati soddisfa pienamente la domanda sebbene per quest’ultima, come spesso accade nei mesi di gennaio e febbraio, si registri un livello medio-basso per quanto riguarda tutto il settore ortofrutticolo.
Procede molto bene la produzione dei finocchi campani e pugliesi che quest’anno presentano un’ottima qualità e prezzi medi intorno a 1,40 euro/chilo. Tutto regolare anche per cime di rapa, da 1,30 a 1,60 euro/kg, ma anche a 1,00 euro/Kg nelle zone di produzione come Lazio e Campania.
Fonte: Bmti e Italmercati